Prince of Persia


                Titolo: Prince of Persia
                Piattaforma: PS3
                Produttore: Ubisoft Montreal
                Supporto: Blu-Ray Disc X 1
                Età: 12+
                Distributore: Ubisoft
                Genere: Azione

                Giocatori: 1
                On-line: No
                Risoluzione: 720p -1080i – 1080p
                Spazio HDD minimo: 1300 Mb
                Trofei: Si
                Audio
: Italiano
                Sottotitoli: Italiano
                Supporto Sensore movimento
: No
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La nuova generazione di videogiochi non poteva rimanere senza un nuovo capitolo della gloriosa serie di Prince of Persia, soprattutto dopo il grande successo riscosso su Playstation 2 con i tre episodi che hanno visto il nostro Principe alle prese con le Sabbie del Tempo, combattimenti di ogni tipo in Spirito Guerriero e nell’ultima avventura nei Due Troni. 

Se tutti si aspettava un sequel di quel filone avviato la sorpresa l’ha fatta Ubisoft decidendo di cambiare e proporre qualcosa di nuovo per il ritorno del principe sulle console. Le novità sono state tali da scatenare impressioni talvolta molto diverse e controverse per via della nuova impostazione artistica ma soprattutto per l’impostazione data al gioco che seppur cambiata è ugualmente ancorata alla sua storia. Ma non perdiamoci in preamboli ed andiamo ad analizzare in maniera più approfondita il nuovo Prince of Persia.

Il Principe con lo stile non proprio principesco

La nuova avventura ci vede nei panni del principe ma questa volta non in una veste molto regale, al contrario sembra più un mezzo ladro in cerca di tombe da depredare con un atteggiamento spavaldo tutto sicuro di se stesso. La storia inizia con il nostro protagonista in cerca della sua asina che fa la involontaria conoscenza, scontrandosi, di una giovane ragazza in fuga ed è proprio seguendola si verrà a conoscenza di delicate vicissitudini con il solito rischio, per il mondo intero, ad incombere in qualcosa di estremamente negativo.

La misteriosa ragazza presto si rivela essere la principessa del regno impegnata a difendere la prigione della terribile divinità oscura, Ahriman, in cui è confinata da tempo grazie al potere del dio della luce Ormaz. Nel tempio vi è l’Albero della Vita e, per una serie di vicissitudini di cui non vi riferiamo per rovinarvi la trama, avverrà la sua distruzione con conseguenze negative per tutto il regno ed demone pronto a rivendicare la sua posizione dominatrice. Inizia così l’avventura del nostro Principe con la giovane principessa Elika per cercare di arginare la corruzione delle varie zone del regno, risanare i suoli fertili grazie ai poteri della bella fanciulla che andranno aumentando man mano che raccoglieremo semi di luce e l’oscurità sarà confinata,  combattere i servi corrotti a capo ognuno di loro di una parte del regno e confinare il maligno Ahriman nuovamente dove è stato negli ultimi mille anni passando dapprima dal padre stesso della principessa caduto anche lui per una serie di circostanze nella morsa del demone.

  

Un vasto regno da esplorare

In questo capitolo dovremo risanare i vari territori appestati dalla corruzione che ha messo in miserie le varie aree del vasto regno. La suddivisione del territorio è strutturata fondamentalmente in quattro zone comandate ognuna da un tirapiedi del malvagio Ahriman, ogni zona è poi a sua volta suddivisa in altre quattro sotto aree che girano in tondo due sezioni separate, la prima è quella relativa ai primi incontri con i vari boss e la seconda invece quella conclusiva dove li affronterete per l’ultima volta. L’approccio è abbastanza libero, inizialmente infatti si può scegliere quale sezione si vuole intraprendere in quanto non sono richieste particolari abilità di Elika.

Man mano che si raccolgono semi di luce e si risanano le terre fertili, facendole tornare ai loro fasti con vegetazione e colori normali, si possono sbloccare altre abilità in grado di farci accedere ad altre aree prima inaccessibili. Ciò rende quindi la visitazione a fondo delle varie aree abbastanza importante per acquisire l’adeguato numero di semi per sbloccare il potere successivo che “abilita” due aree per due zone. Inoltre proseguendo dopo il risanamento è possibile vagare tra le aree senza le trappole presenti in precedenza con la possibilità aggiuntiva di usufruire di un comodo teletrasporto disponibile tra le aree risanate dalla corruzione rendendo meno tedioso uno spostamento tra aree decisamente distanti tra loro.

Una compagnia non solo di circostanza

Quella che potrebbe apparire come una presenza secondaria in realtà è qualcosa di ben più importante infatti gli sviluppatori hanno voluto far ricoprire un ruolo abbastanza importante alla giovane protagonista femminile. Elika infatti si pone come elemento chiave sia della storia sia del gameplay perché per esempio per compiere alcuni salti si dovrà necessariamente ricorre al suo potere magico in grado di farci raggiungere distanze superiori. Abbinarla però solamente a salti sarebbe altamente riduttivo, durante l’intero gioco si dovranno raccogliere semi di luce appositamente per potenziare i suoi poteri magici sbloccando piattaforme utili per raggiungere luoghi altrimenti impossibili da visitare.

Inoltre si pone attivamente come personaggio da dover sfruttare come “navigatore”, data la possibilità di indicarci attivamente la via, ma anche nelle circostanze che vedono il principe alle prese con gli immancabili nemici di turno, senza dimenticare che in pratica rappresenta la nostra ancora di salvezza in qualsiasi circostanza. Elika in questo ultimo caso rappresenta nel contempo anche l’elemento più discusso di questa produzione in quando di fatto con la sua presenza non si può morire nel gioco, sbagliando salti lei ci prenderà per mano riportandoci nel punto iniziale e subendo una dipartita dal nemico ci verrà subito in soccorso allontanandolo, con la schermata di Game Over neppure lontanamente prevista confinando il salvataggio automatico ad una mera funzione di ripresa quando vorremo tornare a giocare dopo esserci presi noi una pausa di riposo. Ovviamente gli sviluppatori hanno pensato bene di non azzerare completamente il tutto inserendo delle apposite limitazioni infatti cadendo non saremo trasportati nella piattaforma “di lancio” bensì in quella di inizio della sezione costringendoci così a riaffrontare alcune sezioni  e nel caso di nemici ci sarà per loro un riacquisto di energia vitale da pagare come dazio per la (quasi) sconfitta subita. Ciò non ha quindi di fatto reso il gioco, come alcuni sostengono, troppo piatto per via dell’assenza di sconfitta in quanto nell’atto pratico questa è presente anche senza il classico Game Over ed il caricamento da dover ricaricare, in pratica vi è un sistema di checkpoint molto dinamico.

Non è però possibile controllare, come un normale personaggio, Elika bensì “attivarla” in specifici frangenti ovvero quando con la pressione del triangolo le chiediamo indicazione della strada più breve da seguire per arrivare alla destinazione richiesta, quando vogliamo eseguire un doppio salto per raggiungere piattaforme troppo distanti oppure quando si è in fase di combattimento contro nemici ed è possibile sfruttare i suoi poter per sferrare appositi attacchi magici (alcune volte espressamente richiesti). Per il resto è impossibile controllare la giovane ragazza o chiederle di effettuare altri tipi di mosse mentre ci accompagna nell’avventura seguendoci come un’ombra; nei casi in cui dovessimo fallire un salto cadendo nel vuoto o sbagliare le combinazioni di tasti nei combattimenti si attiverà automaticamente la scena di “aiuto”.

  

Salti, passeggiate sui muri, combattimenti……..

Nel gioco è stata fatta la chiara scelta di dare un maggior rilievo alla componente platform esplorativa piuttosto di quella relativa ai combattimenti contro nemici che rappresentano una piccola parte nonostante in realtà tali sezioni sono state decisamente curate. I comandi sono abbastanza semplici ed intuitivi per cui non viene richiesto un particolare sforzo per padroneggiare al meglio l’azione. Vi è così il cerchio dedicato agli anelli, il tasto per il salto, quello per richiamare le funzioni di Elika, il grilletto per sfruttare il guanto per scivolare dalle pareti ed ovviamente tutti i tasti che cambiano appositamente funzione nelle fasi di combattimento.

Il tutto si concentra maggiormente su salti, enigmi sporadici da risolvere per sbloccare le piattaforme, corse sul muro, ostacoli da evitare ed altri movimenti acrobatici ben miscelati in ogni parte del gioco per rendere abbastanza diversificato l’uso nonché più impegnativo proseguendo nel gioco. Si punta quindi sul ritmo e non capita di rado di gettarsi a capofitto in lunghe fasi esplorative nelle varie ambientazioni diversificate per raccogliere semi di luce oppure raggiungere la nostra destinazione, in questi casi difficilmente ci si annoia anche perché se il suolo non è risanato a spezzare la ripetitività arriva un combattimento a bloccare la nostra avanzata.
I combattimenti, che si svolgono sempre contro un nemico alla volta, possono contare su un buon sistema di combo che consente di inanellare una serie di colpi micidiali nonché spettacolari mixando diverse tipologie di attacchi. Ma è anche importante difendersi in quanto i nemici non stanno certamente a guardare quindi difendersi tramite il tasto R2 è essenziale per poi contrattaccare al momento giusto. L’azione in questo caso si svolge con la telecamera in posizione fissa a differenza del resto del gioco in cui è dinamica. I nemici normali sono ovviamente più accessibili e la loro barra di energia finirà abbastanza rapidamente senza considerare che basta concludere una spettacolare combo scagliando il nemico verso il bordo per concludere rapidamente lo scontro a nostro favore.

I vari attacchi sono in pratica di tre tipologie, la prima è quella relativa alla spada classica con cui offendere, la seconda riguarda il guanto del principe per scagliare in aria il nemico e la terza invece vede gli attacchi magici di Elika scagliarsi sul nemico di turno. Proprio nelle fasi contro i Boss è possibile riscontrare questa differenziazione in quanto mutando saranno immuni a tutti i tipi di attacco tranne per quelli specifici in quel momento costringendo così il giocatore a variare la sua tattica di gioco rendendo di fatto ben vari gli scontri che si ripetono più volte con i quattro scagnozzi di Ahriman. Gli scontri sono anche conditi con fasi di Quick Time Event quando uno dei due contendenti è messo in difficoltà, in questi frangenti bisogna quindi premere il tasto che compare a video per salvarci oppure per sconfiggere definitivamente il boss.

L’azione propone in definitiva una buona miscelazione tra le due fasi presenti, nonostante come già accennato il titolo sia sbilanciato verso quella esplorativa, con comandi di gioco davvero semplici per un totale di circa 10-12 ore di gioco. Raccogliere tutti i semi di luce può anche rappresentare una sfida abbastanza divertente dopo aver risanato i terreni fertili sfruttando nel contempo anche le lastre che consentono di volare, saltare e via dicendo. Sebbene qualcuno possa riscontrare nelle meccaniche di gioco una eccessiva ripetitività di fondo, magari poteva essere inserito qualcosa in più, a nostro avviso si arriva alla fine dell’avventura senza neanche riscontrarlo chiaramente dato che il tutto scorre talmente fluidamente da appassionare il giocatore fino alla fine senza annoiarlo minimamente.

  

Siamo in un fumetto 3D?

La scelta affrontata dagli sviluppatori nel settore grafico ha inizialmente lasciato perplessi molti ma vista in azione la tecnica cel-shading ha sicuramente colpito diventando una scelta decisamente appropriata anche in relazione alla tipologia del gioco. Il motore grafico è lo stesso utilizzato dal team per Assassin’s  Creed mettendo in mostra un ottimo livello di dettaglio e delle fluide animazioni di primissimo livello, sia il Principe sia Elika si muovo alla perfezione sullo schermo. Non si rimpiange quindi lo stile grafico tradizionale neppure nelle situazioni in cui ci sono le scene di intermezzo né per l’ambientazione ricca di dettagli, ben variegata ed ottime scelte cromatiche nelle loro doppie vesti prima e dopo il risanamento del suolo fertile. Il lavoro quindi è in generale di grande impatto visivo e riesce a colpire il giocatore rendendo la scelta, definibile coraggiosa, sostanzialmente una grande vittoria per Ubisoft.

Il comparto audio può contare su una colonna sonora anch’essa di prima qualità, le musiche si adattano perfettamente allo stile e l’ambientazione di gioco. Il doppiaggio è interamente in lingua italiana e lo sforzo fatto si può chiaramente notare in tutte le situazioni perché risulta impeccabile, totalmente sincronizzato in ogni sequenza visiva e ciò sicuramente non può che altro far piacere dato che rende Prince of Persia ancora più godibile.

Conclusioni

Prince of Persia mette sicuramente in evidenza il grandissimo lavoro fatto dal team Ubisoft Montreal che ha avuto il grande merito di rendere il coraggioso progetto, che annovera la scelta di adottare lo stile grafico del cel-shading ,“resettare” la serie e non inserire un vero e proprio sistema di morte (che comunque in realtà è in parte presente), un successo a pieni voti. Non si può certamente tacere circa una certa linearità e ripetitività di fondo nonostante la possibilità offerta al giocatore di scegliere le sezioni di gioco da affrontare, però nonostante ciò l’esperienza globale è indubbiamente piacevole, divertente ed appassionante. I combattimenti possono contare su un elevato numero di combinazioni possibili per sferrare combo micidiali oltre ad una differenziazione in tre stili diversi. Tecnicamente abbiamo già esposto come sia ottimo il risultato finale sia sotto il versante grafico sia quello sonoro riuscendo a colpire soprattutto per il suo stile unico. In definitiva non si può che consigliare l’acquisto di questo capitolo davvero da giocare, soprattutto se piace il genere, con circa 12 ore di divertimento in compagnia del nostro Principe e la principessa Elika.

La nostra valutazione
Grafica: 9,0
Sonoro: 9,5
Giocabilità: 9,5
Longevità: 8,5
Valutazione Globale: 9,0 

Pro
Facile da giocare
Grafica accattivante ed ottima
Level design
Elika ed il Principe

Contro
Può essere lineare e ripetitivo
Nemici poco diversificati

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