Gli intrepidi eroi di Naughty Dog partono per quella che potrebbe essere la loro avventura finale su PlayStation 2. Il loro ritorno sarà una bomba esplosiva o un'arma inceppata?
Editore: SCEE
Sviluppatore: Naughty Dog
Data di rilascio: dicembre 2004
Jak 3 è uno di quei giochi affetti da disturbo dell'attenzione. Senza offesa, intendiamoci, ma non sembra mai mantenere la stessa direzione abbastanza a lungo, e prima che inizi ad annoiarti, ti catapulta in un'altra nuova situazione.
Un attimo stai gareggiando contro i monaci Precursor su un lucertolone saltatore e l'attimo dopo ti concedi un momento di azione con ritmi da Eco oscuro. Improvvisamente ti ritrovi al comando di una grossa torretta mitragliatrice, a imbottire allegramente di piombo i bersagli che saltano fuori dal mare. O almeno c'eri; ora sfrecci nel deserto, a sparare a giganti e feroci Teste di Metallo su una buggy. No, aspetta. Ti stai precipitando a una velocità pazzesca giù per un tubo, nel tentativo di evitare voragini e robot armati di laser. Anzi no, non più. Ora stai facendo sprizzare scintille dalle ringhiere di un antico tempio su un JetBoard, per raccogliere gemme energizzanti. O almeno... lo stavi facendo fino a un minuto fa.
È un'esperienza assolutamente mozzafiato. Jak 3 forse non offre un enorme salto di qualità per varietà e stile come quello compiuto da Jak II rispetto all'originale, ma ha piazzato il primo seguito sul tapis roulant e l'ha fatto correre fino a bruciare il grasso in eccesso. In parole povere: Naughty Dog ha accettato il suggerimento della critica (noi compresi), frustrata dalle cadute di ritmo di Jak II dovute a un inutile vagabondare. L'ultimo tassello del puzzle di Precursor è un'esperienza decisamente più snella.
Jak Light
Il risultato è un gioco con un ritmo molto più costante che sembra ispirarsi in parte a Crash Bandicoot della stessa Naughty Dog. In altre parole, viene lasciata una certa libertà di esplorazione generale, ma scoprirai che la maggior parte delle "missioni" da completare per far procedere la storia lascia poco spazio a digressioni stile GTA o Hitman. Proprio come nelle prime versioni di Crash Bandicoot il folle marsupiale seguiva un percorso lineare (anche se abilmente progettato), anche qui vediamo il suo successore dalle orecchie a punta in cammino su una rotta fissa, anche se non dà quell'impressione.
Raramente ti trovi a corto di cose da fare, anche quando ti stai semplicemente spostando da un'area all'altra. I viaggi con la buggy nel deserto, potenzialmente di una noia mortale, sono mantenuti interessanti grazie alla costante comparsa di perfidi predoni e alle numerose sfide del tipo "trova l'uovo di Precursor" o "sfreccia attraverso gli anelli" disseminate nell'area.
Il passo svelto del racconto ti permette di divertirti anche quando non tocchi il DualShock, con una rivelazione dopo l'altra nelle decine di filmati dall'animazione eccezionale con personaggi parlanti che ormai contraddistinguono questo gioco. In linea con il tono leggermente più maturo di Jak II, i grandi si godranno i dialoghi ricchi di doppi sensi, mentre i più piccoli si divertiranno con le smorfie e i capitomboli di Daxter.
Non importa se sei Dark o Light
Oltre a un arsenale ampliato (la potente arma di Jak ora ha 12 forme) e poteri oscuri extra, quali l'invisibilità e i proiettili a energia oscura, Jak ora ha poteri di luce che controbilanciano in senso spirituale e letterale la sua altra natura iraconda.
Mentre la sua forma Eco oscuro migliorata valorizza la sua violenza spietata, il lato di luce mette l'accento su facoltà più pacifiche quali il volo, la salute rigenerante e lo scudo anti-attacco per sé e per il suo complice Ottsel. Certamente non è un caso che l'indicatore di energia Eco oscura e di luce assomigli al simbolo di Yin Yang...
Un finale adatto?
Se questa è davvero la fine di Jak e Daxter (così suggerisce la trama compiuta, ma Naughty Dog ritiene che la serie abbia ancora delle cartucce da sparare), non potevamo sperare in una conclusione migliore.
In genere, un gioco che tenta di inglobare tanti generi in una solamente esperienza finisce per saper fare un po' di tutto e un po' di niente, ma Jak 3 evita senza sforzo tali pericoli e alla fine è più forte degli altri due messi insieme. Un finale pienamente soddisfacente per un'incredibile trilogia.
Trovato in rete