Autore Topic: Mercenari: Pagati per vivere  (Letto 5025 volte)

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Mercenari: Pagati per vivere
« il: Dicembre 18, 2006, 10:06:58 am »
Il gioco è ambientato in un futuro prossimo, in una Terra non ancora doma di conflitti e lotte per la supremazia. In tale contesto, dobbiamo purtroppo registrare il colpo di stato in Corea Del Nord ad opera del Generale Kong e dei 52 ufficiali. Questo episodio minaccia di sconvolgere tutto l’equilibrio dell’Asia e di provocare, a breve, un conflitto devastante, quindi è di vitale importanza trovare una soluzione immediata.
Le Nazioni Unite decidono così di creare un gruppo di pronto intervento composto da un gruppo di mercenari ben addestrati di cui noi faremo parte. Attraverso una serie di missioni principali dovremo eliminare i 52 ufficiali nord coreani e collaborare con altri nazioni e fazioni in lotta come la Cina, la Russia, o gli stessi ribelli nord coreani.

Un territorio smisurato
Mercenari, nonostante l’ipotetico conflitto realistico, ma già ampiamente sfruttato, si presenta come uno sparatutto in terza persona con molti punti in comune con titoli come MechAssault 2 visto per Xbox o, in misura minore con la serie GTA. I punti salienti del gioco sono infatti, il grande campo di battaglia, la sensazione di libertà e lo smisurato numero di mezzi e armi che potremo gestire.

Sin dai primi istanti si ha la sensazione di essere all’interno di un conflitto più grande di noi. Ci muoveremo in mezzo ad una miriade di esplosioni, tra palazzi che crollano sotto il fuoco dei bombardieri e carri armati, mentre uomini e mezzi alleati cercano di coordinare le proprie forze. L’effetto coreografico di tutto queste forze militari è di indubbio effetto. A differenza di altri titoli, non ci sentiremo “soli e abbandonati a noi stessi” durante le missioni principali. La notevole estensione del campo di battaglia non sarebbe effettivamente encomiabile se non potessimo muoverci liberamente in esso. Per fortuna non solo, nessuna esplorazione ci sarà preclusa, ma potremo anche accantonare momentaneamente gli obbiettivi principali per concentrarci su altre missioni minori. I ragazzi della Pandemic Studios hanno infatti voluto darci la possibilità di scorazzare liberamente per la mappa, catturare bombardieri, elicotteri o altri veicoli per dedicarti ad una sana, quanto libera... distruzione!

Un engine tridimensionale di prim’ordine!
Durante la nostra sessione di gioco abbiamo apprezzato l’ambientazione e la ricchezza di dettaglio profusa nello sviluppo di quartier generali, piazze, foreste e centri abitati con enormi grattacieli. Anche sotto il profilo bellico, il gioco si dimostra alquanto vario con carri armati, jeep, caccia, elicotteri, cannoni, mortai, ecc, ecc, che potremo utilizzare in ogni momento! Il gioco infatti non ci pone alcuna limitazione, e quando più ci aggrada, potremo abbandonare il nostro mezzo, magari seriamente danneggiato, per recuperarne uno nuovo! Alcuni veicoli inoltre permetteranno a soldati alleati di salire e di gestire eventuali mitragliatrici presenti. Non male.

In uno sparatutto, si sa bene, anche l’aspetto grafico è molto importante. Non c’è di preoccuparsi anche sotto questo aspetto perché siamo di fronte ad uno dei prodotti meglio realizzati per Playstation 2 e Xbox. I palazzi, i muri, le torri non sono indistruttibili, ma si frantumano sotto il fuoco, aumentando esponenzialmente la sensazione di trovarsi in un vero teatro di battaglia. L’implementazione del motore havok, aiuta nella gestione della fisica dei veicoli, negli effetti delle esplosioni o negli stessi urti, per esempio tra una jeep ed un posto di blocco nemico. Gli sviluppatori, hanno comunque preferito non rendere il gioco troppo realistico e magari difficile da gestire. Ed infatti i nostri veicoli si muovono con molta naturalezza, rimbalzando quando colpiscono degli ostacoli insormontabili in un buon compromesso tra realismo fisico e l’immediatezza di un arcade.
Rispetto a MechAssault 2 da noi provato per Xbox, Mercenari condivide molte caratteristiche come la guerra totale e l’interazione (leggi: distruzione) con il mondo circostante. In tutti e due i titoli è possibile guidare una innumerevole quantità di mezzi o distruggere alberi e palazzi, ma il titolo della Lucas Arts ha l’indiscutibile merito di rendere dinamica la battaglia... almeno sotto il mero aspetto coreografico.

Siamo certi che “Mercenari Pagati per distruggere” saprà soddisfare la sete di distruzione che c’è in ognuno di noi. Bisognerà valutare bene la complessità delle missioni più avanzate e il bilanciamento del grado difficoltà, perché con titoli di questo tipo, c’è sempre il rischio che l’azione diventi presto ripetitiva.
Per quello che abbiamo potuto vedere, il titolo della Lucas Arts ha comunque tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto da protagonista a Febbraio, quando finalmente potremo giocarlo nella versione definitiva.




Di Mega Auron


Online Gregorywaite

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Re:Mercenari: Pagati per vivere
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Re:Mercenari: Pagati per vivere
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