Autore Topic: Saint Seiya: Chapter Sanctuary  (Letto 5956 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Kiotos

  • Playstation Lovers
  • ***
  • Post: 63
  • Karma: 0
Saint Seiya: Chapter Sanctuary
« il: Dicembre 16, 2006, 02:56:26 pm »
All’epoca del mito vivevano i Sacri Guerrieri della Dea Atena. Questi guerrieri erano giovani uomini che proteggevano Atena non con armi, ma con i propri corpi. Questi giovani uomini erano chiamati Sacri Guerrieri. Ora, in quest’epoca in cui il male e la malvagità dilagano, i guerrieri di Atena sono tornati sulla Terra!I fan, che sicuramente hanno riconosciuto l’incipit della serie, lo aspettavano dalla notte dei tempi e ora eccolo. Il primo gioco sui Cavalieri dello Zodiaco ad approdare in occidente. Direttamente ispirato a uno dei più coinvolgenti capitoli del manga di fine anni ’80 realizzato da Masami Kurumada: Il Santuario. E’ stata, come spesso succede quando si tratta di portare su console un manga/anime, la Bandai a realizzare questo desiderio degli appassionati delle vicende di Lady Isabel e dei suoi Cavalieri.
Titolo: SAINT SEIYA: CHAPTER SANCTUARY Requisiti di sistema:
Genere: Picchiaduro Playstation2 ntsc/JAP - Memory Card
Soft. House: Bandai
Distributore: Bandai
Sito: http://www.namcobandaigames.com/.

Lady Isabel sta per morire…
Comincia proprio da questo inciso di storia dei Cavalieri dello Zodiaco, il videogame della Bandai. Lady Isabel è colpita dalla freccia scagliata da Betelgeuse, Cavaliere d'Argento della Costellazione della Freccia, ed ora la sua vita è tutta in mano ai suoi Cavalieri di Bronzo. Obiettivo non facile, dato che c’è da superare i Cavalieri d’Oro che proteggono il Gran Sacerdote Arles. Ma ecco un quadro più completo e dettagliato dei fatti “storici” che caratterizzano l’Anime “I Cavalieri dello Zodiaco”, realizzato dal nostro Moses86, per chi non conosce, o comunque conosce poco riguardo questo anime/manga.

Sanctuary Story



L'interminabile catena di sciagure che affligge il pianeta Terra ormai da decenni sembra essere giunta al suo culmine: le forze oscure sono tornate per reclamare il loro dominio sull’ intero pianeta. Ma un'affascinante leggenda narra che, nelle situazioni disperate, sorga un'antica schiera di guerrieri:sono i CAVALIERI DELLO ZODIACO, mitici eroi devoti ad Atena e sacri protettori della Terra.
Il Santuario in terra di Grecia, patria dei Cavalieri, è governato con pugno di ferro dall’ usurpatore Arles (Saga nella versione originale) che, uccidendo il vecchio Grande Sacerdote, si è impossessato del potere assoggettando grazie alla sua autorità i Cavalieri d’ Oro custodi delle Dodici Case zodiacali.
Ma Athena, reincarnatasi in Lady Isabel (Saori), ha radunato intorno a sé dei giovani valorosi che riporteranno l’ ordine e la giustizia al Santuario e nel mondo intero.
I loro nomi leggendari sono: Seiya (Pegasus), Shiryu (Dragone), Hyoga (Cigno), Shun (Andromeda) e Ikki (Phoenix).
Giunti in terra greca, il Grande Sacerdote attenta alla vita di Athena. La fanciulla viene colpita da una freccia dorata e si trova in fin di vita ai piedi delle Dodici Case dello Zodiaco.
Per salvarla, i nostri cinque eroi dovranno attraversare i dodici templi prima del calare del sole, prima cioè che la freccia dorata si conficchi sempre di più nel cuore della dea, uccidendola in una lenta agonia.
Ma non sarà un’impresa facile.
Ad ogni Tempio corrisponde un segno zodiacale. E per ogni segno zodiacale vi è un Cavaliere d’ Oro, i guerrieri di casta superiore che hanno giurato fedeltà al Grande Sacerdote.
Alla Prima Casa, il Palazzo del Montone Bianco; i nostri troveranno il Grande Mur (Mu), l’ unico uomo al mondo in grado di riparare le sacre armature.
Della Seconda Casa, il Palazzo del Toro; il custode è Aldebaran (Toro), dotato di una forza fisica mostruosa.
Arduo sarà superare la Terza Casa, il Palazzo dei Gemelli, per via dell’ insidia che costituisce il misterioso cavaliere di Gemini.
La Quarta Casa, il Palazzo del Cancro, è un luogo tetro dove alberga la morte. Il suo custode, Death Mask (Cancer) è il più folle e spietato Cavaliere d’Oro al servizio di Arles.
Alla Quinta Casa, il Palazzo del Leone, Aiolia (Ioria) attende il nemico con le zanne d’ oro scoperte.
Luogo di meditazione è invece la Sesta Casa, il Palazzo della Vergine, custodita da Shaka (Virgo), del quale si dice sia “l’uomo più vicino a Dio” nonché la reincarnazione stessa del Buddha.
La Settima Casa, il Palazzo della Bilancia, è invece il dominio del Maestro dei Cinque Picchi (Dauko), il mentore di Sirio.
Nell’ Ottava Casa, il Palazzo dello Scorpione; Milo (Scorpio) non aspetta altro che una vittima da assoggettare grazie al potere della “Cuspide Scarlatta”, la terribile puntura dello Scorpione.
La Nona Casa, il Palazzo del Sagittario, è il luogo un tempo custodito da Aiolos (Micene), valoroso Cavaliere d’Oro che salvò Athena ancora in fasce dalla follia di Arles, che tredici anni prima tentò di uccidere la piccola.
Risiede alla Decima Casa, il Palazzo del Capricorno, il Cavaliere più devoto ad Athena ovvero Shura (Capricorn). Nel suo braccio vi è Excalibur, la sacra spada dono della stessa dea, che il Cavaliere d’Oro brandisce con perizia contro i nemici del Santuario.
L’ Undicesima Casa, il Palazzo dell’ Acquario, è il dominio dei ghiacci e quindi di Camus (Aquarius) il custode delle energie fredde. Il suo colpo glaciale sfiora lo zero assoluto.
L’ultima delle Dodici Case, il Palazzo dei Pesci, è custodita dal guerriero che risplende per bellezza, e altrettanta malvagità, fra terra e cielo. Aphrodite (Fish), signore delle fatali rose che ammaliano per il loro dolce ma mortale profumo.
E, alfine, al di sopra di tutti vi è Arles, l’ usurpatore; l’ unico in grado di estrarre la freccia d’ oro dal petto di Athena.
L’ impresa è disperata, ma i nostri eroi sono pronti, per la pace e la giustizia, a compiere il miracolo bruciando incessantemente il loro cosmo.

Scalette e scale…quello che scende e quello che sale…
Appena la Ps2 carica il gioco, lo schermo offre ciò che si aspetta ogni amante dei Cavalieri dello Zodiaco (almeno credo ndR), e cioè la riproduzione fedelissima della prima sigla del cartone animato riprodotta in CG e con anche il theme originale (Pegasus Fantasy).
In un gioco che porta su schermo dei “famosi disegni”, ciò che il giocatore controlla immediatamente è l’effettiva somiglianza dei protagonisti con quelli “originali” del manga/anime. Le facce e le espressioni sono identiche, ma non si può dire altrettanto della fisionomia dei Cavalieri di Bronzo, che risultano più “snelli” della controparte cartoonesca. Se però si aggiunge che la riproduzione della armature è il più fedele possibile alle originali, allora quel particolare passa in secondo piano. Molto ben riprodotti invece i Cavalieri d’Oro, che oltre a sfoggiare un perenne luccichio delle loro armature, sembrano essere perfetti anche in fisionomia e visi, cosa che sicuramente farà saltare di gioia i milioni di fan di Saint Seiya (nome originale dei Cavalieri dello Zodiaco). Un altro pro del titolo sono le animazioni, abbastanza fluide e varie, soprattutto nei filmati in real time, ma anche nelle fasi di gioco vero e proprio.
Dopo questa breve analisi dei personaggi, passiamo al background grafico, che purtroppo è uno dei punti dolenti (ahimè) di questo titolo. I fondali si presentano abbastanza scarni e in una risoluzione non soddisfacente. Si nota un netto contrasto con i personaggi in movimento che hanno una definizione e risoluzione migliore di quello che li circonda. Abbastanza buone sono però le riproduzioni dei templi (le “case” dei cavalieri d’oro) anche se, come detto prima, non godono di un’altissima risoluzione, fatta eccezione per qualche casa, più curata rispetto alle altre. I fondali di secondo piano (cielo, sfondi, ecc..) sono abbastanza scarsi, considerato che sono un'unica texture messa li a scopo “adornale”. Anche gli effetti non sono eccelsi, si limitano a qualche fascio di luce banale e qualche lucettina qua e la, nei momenti di “maggior azione” durante i combattimenti. Ma ora passiamo a quello che, purtroppo, influisce non poco su un giudizio già abbastanza compromesso per la grafica: le scalette. Presenti sempre e ovunque (tranne ovviamente nei filmati in Computer Grafica), rovinano anche le cose buone che il titolo propone. Personaggi e fondali, sia nelle scene in-game che nei filmati in real-time, non si salvano da questa vera invasione di poligoni in collisione, ai quali non è stato fatto alcun “trattamento” di anti-aliasing. La cosa spiacevole è vedere rovinati anche i modelli poligonali dei personaggi principali, che anche quando non si muovono vengono “ridisegnati” da queste scalette. I fondali non sono meglio, anzi, soffrono molto anch’essi della mancanza di anti-aliasing. Nel complesso si può dire che, graficamente, il titolo non rappresenta motivo di vanto per la Bandai che non è riuscita a metterci l’impegno che ha messo nel cercare di riprodurre il più fedelmente possibile i personaggi e le scene dell’Anime nei filmati. Filmati che, come vedremo ora, occupano un ruolo di primo piano nel gioco.

Ma si guarda o si gioca?
I Cavalieri dello Zodiaco: Il Santuario è un picchiaduro che, per certi versi, esce fuori dagli standard. Tanto per cominciare non ci sono round da vincere, ma è possibile riprendersi dopo il K.O. attraverso una prova di velocità/resistenza con la leva analogica di sinistra e/o i tasti azione, stessa cosa vale per quando è l’avversario a capitolare: a decretare la sconfitta di chi soccombe è la velocità/resistenza del giocatore contro quella della CPU. Nel caso in cui è l’avversario a capitolare, il sottogioco di resistenza avverrà solo in alcune occasioni, dipendenti dalle vicende dettate dallo storyline. I fan dei Cavalieri dello Zodiaco sapranno di certo che alcuni Cavalieri d’Oro, o sono sotto il comando mentale di Arles (per esempio Leo), o seguono ciecamente i suoi ordini o, nel caso dell’ultimo scontro, è Arles in persona a combattere con la propria armatura. E’ proprio in questi tre combattimenti che si dovrà mettere alla prova la propria resistenza per fare in modo che il nemico non si rialzi. Queste singolari prove, potrebbero capitare anche durante il combattimento (che si svolge come un classico picchiaduro con calci, pugni e combo), nel momento in cui uno dei due sfidanti sta per sferrare il proprio colpo segreto: quando sta per partire, comincia un mini filmato in real time, dove in alto a destra ad un certo punto comparirà un tasto da premere in pochi secondi da quando esce sullo schermo. Nel caso si riesca a premerlo in tempo, si avrà la possibilità di contrastare il colpo segreto dell’avversario, e colpirlo con il proprio. Invece per sferrare il proprio colpo segreto, il giocatore dovrà attendere che si carichi la barra del livello di potenza posta in basso, e per fare ciò è possibile tenere premuto un tasto per richiamare le energie delle stelle; oppure la barra si caricherà ogni volta che si incassano i colpi.
Ma il tocco di originalità della Bandai, sta nell’aver riprodotto il più fedelmente possibile nello Story Mode i vari episodi dell’anime, con tanto di sigla iniziale originale riprodotta in CG “Pegasus Fantasy” (come detto qualche paragrafo fa…che tra l’altro è godibilissima) ad ogni episodio. Ovviamente alcune scene dei vari episodi sono state “tagliate” per necessità di adattamento ad una forma di intrattenimento come il videogame. I filmati dello svolgimento della storia sono davvero lunghi, tant’è che la longevità effettiva dello Story Mode è intorno all’ora / ora e mezza di gioco, cosa che potrebbe andar bene ai fan della saga in quanto le storie rispecchiano per filo e per segno l’andamento dell’anime originale, ma forse andrà meno bene a chi ama di più “smanettare” col joypad. Per quest’ultima categoria di videogiocatore, è presente il VS Mode classico dove personaggi (davvero molti, anche quelli non presenti nello Story Mode come Castalia, Tisifone, Dauko e Aiolos), mosse e scenari, si possono sbloccare però solo completando lo Story Mode. Anche nel VS mode (come è giusto che sia), sono presenti le stesse “prove di resistenza” menzionate qualche riga fa. Cosa non da poco, perché rende i combattimenti più divertenti e più impegnativi per i due contendenti.
Fino a questo punto sembrerebbe che non ci sia nessun problema per quanto riguarda il sistema di gioco implementato al titolo, ma è ancora presto per parlare. Il maggior difetto che può avere un picchiaduro, è la lenta reattività ai comandi e, purtroppo, questo titolo ne soffre. Questo fatto viene messo in risalto ancor di più quando ci si accorge che una volta partita una combo, il personaggio su schermo sembra più reattivo di prima, ritornando però, una volta finita la mossa, ad una lentezza di gioco e reattività a volte frustrante. Alla Bandai però bisogna dare atto di non essere stata “tirchia” per quanto riguarda le animazioni, dato che è difficile trovare un pugno o un calcio simili tra tutti i cavalieri del gioco, ma forse è proprio questo che ha penalizzato la reattività ai comandi. Non ci si può lamentare però degli extra sbloccabili in tutto il gioco come la Modalità Difesa delle 12 Case (vi lascio immaginare in cosa consista), le tracce audio della colonna sonora originale, i disegni originali dei personaggi e i tantissimi personaggi da sbloccare per il VS Mode.



Pegasus Fantasy!
Fino ad ora abbiamo detto che questo titolo è una riproduzione fedele dell’anime originale, poteva mancare dunque la colonna sonora originale di esso? La risposta è scontata…oltre che alla sigla originale, sono presenti anche le musiche di sottofondo che accompagnano l’anime, in base alla scena che è in corso. Queste musiche (che non sono cambiate neanche nella versione italiana del cartone animato e che portano la firma del maestro Seiji Yokoyama) ovviamente sono il meglio che ci si poteva aspettare da questo gioco. Anche gli effetti sonori non sono male, come armature che si colpiscono, o pezzi di armatura che si sfregano fra loro, i passi dei personaggi…tutto quanto non va al di sotto della sufficienza. Il doppiaggio, rigorosamente giapponese, (anche sottotitolato, ma sempre in giapponese), chiude il comparto audio di Saint Seiya: Chapter Sanctuary che, essendo lo stesso identico della serie anime, non può avere altro che la sufficienza piena.


Commento Finale
Saint Seiya: Chapter Sanctuary, non è sicuramente uno dei migliori titoli del suo genere comparsi su Ps2, e probabilmente è un po’ sotto la media per quanto riguarda la giocabilità. Peccato per la grafica nel complesso e per l’aspetto tecnico del gameplay, che lasciano molto a desiderare. Mi sento di dire però che sicuramente sarà un acquisto obbligato per gli amanti della serie dei Cavalieri dello Zodiaco, in quanto oltre ad essere un gioco (che comunque in multiplayer è godibile), è un vero e proprio “riassunto” degli episodi riguardanti le dodici case dei Cavalieri d’Oro, ed anche una sorta di “archivio digitale” dell’anime, dove trovare la storia, i disegni originali e anche la colonna sonora originale. Il globale non raggiunge di certo la sufficienza, ma sicuramente le varie modalità di gioco, i moltissimi extra, e quelle poche parti di prove in resistenza, salvano questo titolo da un baratro profondo, dal quale sarebbe stato difficile riemergere.

Grafica: 4.9
Globale: 5.3
Longevità: 6.8
Giocabilità: 5.0
Sonoro: 7.8

Pro
-Riproduzione ottima della storia e dei personaggi
-Sonoro Originale
-Tantissimi Extra

Contro
-scalette
-Poca reattività ai comandi
-Ancora Scalette

fonte:gamescenter


PlaystationLife.it

Re:Saint Seiya: Chapter Sanctuary
« Risposta #1 il: Novembre 19, 2024, 04:39:48 am »