Autore Topic: [Sol]Killzone 2  (Letto 7603 volte)

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Offline d3vil86

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[Sol]Killzone 2
« il: Settembre 10, 2009, 01:12:26 pm »
fonte:p2p


Fiume di Corinth:

Dopo la fine nel primo filmato, seguite Garza fino alla sala comando. Qui vi verranno spiegate alcune azioni possibili, come il correre (tasto R3) e il tracciamento dell’obbiettivo (tasto Su), utile per non perdersi neanche nei livelli più complessi. Seguite la freccia fino a destinazione, arrivando all’hangar Incursori. Una volta atterrati su Helghan, sarete catapultati nella prima battaglia. Seguite Rico e il resto della squadra Alpha fino al primo gruppo di nemici, in posizione sopraelevata. Il tutorial vi verrà incontro spiegandovi come ricaricare un’arma (tasto Quadrato), come abbassarsi (tasto L2) e come prendere copertura dietro a un riparo fisso (tasto L2 in prossimità del riparo). Raggiunto il primo grande spiazzo dovremo impadronirci di un lanciarazzi per abbattere il deposito di carburante sul ponte di fronte a noi, così da assicurarsi una prima vittoria sul campo. Continuate a seguire il vostro comandante fino alla spiaggia, in cui troverete un carro Helghast carico di nemici. Riparatevi velocemente e cercate di bersagliare ognuno di loro mentre siete al sicuro. Niente di complicato, grazie anche al supporto dei vostri compagni. Una volta resa sicura l’area, raggiungete Garza e aiutatevi a vicenda nel raggiungimento del montacarichi. Raggiunta la cima, entrate nel magazzino. Qui il gioco vi spiegherà l’utilizzo delle granate: mettete in pratica l’insegnamento, e tramite R2 sbarazzatevi del gruppo di Helghast al piano inferiore e poi, in seguito, degli altri rinforzi. Aiutatevi con l’ambiente, considerando che il magazzino è stracolmo di esplosivi che possono tornare a vostro vantaggio. Seguite Garza fino alla porta chiusa, dove dovrete proteggerlo dai rinforzi Helghast mentre la disinnesca. Niente di particolarmente complicato: rimanete al riparo al piano di sopra avendo la meglio su un buon numero, magari avvicinandovi in corpo a corpo quando ne saranno rimasti di meno. Entrate ora nella casupola e sbloccate la chiusa seguendo i suggerimenti a schermo. Affacciandovi ora alla finestra potrete anche vedere, sulla parte alta del palazzo di fronte (affianco alla bandiera sventolante) un simbolo Helghast, da distruggere con proiettili. Tornate indietro e imboccate la nuova strada, attraversando il ponte sospeso fino a raggiungere l’altro lato della chiusa. Qui troverete anche il primo documento di intelligence, a terra sulla strada principale. Liberate questo piano dai nemici, finendo il lavoro con la torretta in fondo, e continuate verso l’interno del palazzo. In basso alle scale troverete anche un simbolo Helghast, impossibile da mancare. Entrate nelle fogne, liberate il posto e proseguite. Al posto di prendere le scale sulla sinistra, giratevi sulla destra e sparate al simbolo Helghast oltre la grata. Ora potete proseguire per le scale, dove dovrete abbattere un gruppo di nemici appostati su un palazzo dall’altro lato della strada. Aiutatevi con una delle torrette vicino a voi, magari sparando ai pilastri della casa, per farla crollare. Seguite Garza fino al luogo d’impatto dell’incursore, dove troverete una brutta sorpresa ad attendervi. Prendete poi il lanciarazzi a terra e sparate al punto di rottura del portone, per aprirvi un varco fino a un nuovo magazzino. Andate tranquilli fino in fondo, dato che non ci saranno nemici. Prima di salire sulla scala, però, controllate la zona sottostante, dove troverete l’ultimo documento. Raggiungete ora l’ultima zona di battaglia. Il vostro scopo sarà quello di arrivare in fondo alle passerelle, ripulendo i bunker brulicanti di Helghast, senza lasciarci le penne. Usate sapientemente i ripari, soprattutto in vita delle mitragliatrici fisse. Una volta raggiunto l’ultimo bunker, usate la scala per scendere nel campo di battaglia sottostante. Resistete fino all’arrivo del carro armato alleato, al contempo usando un lanciarazzi (che troverete a terra) per abbattere il carro nemico. Una volta liberatosi il posto sul carro armato ISA, prendetene le redini, abbattendo i sopravvissuti rimasti. Sfruttate al meglio sia il mitra normale (R1) che i missili secondari infiniti (L1), e avrete facilmente la meglio. Complimenti, avete ora completato il primo livello. Ma sappiate che è solo un antipasto.

Meridiano di Sangue:

Dopo il rocambolesco atterraggio, ancor prima di avviarvi verso Narville in fondo alla piazza, controllate immediatamente alla vostra sinistra. Proprio nei pressi dell’inizio del livello, in un incavo buio vicino ad una porta, troverete il primo simbolo Helghast. Ora potrete proseguire per la vostra missione, giungendo da Narville, il quale dividerà la vostra squadra in due gruppi. Seguite il vostro compagno, abbattendogli prima la porta (il tutorial sarà abbastanza chiaro su come farlo) e giungendo nel piccolo spiazzo successivo. Prima di seguirlo giù dalla rampa, però, accertatevi di prendere il documento nascosto nell’angolo destro, altrimenti non potrete tornare più indietro. Filate ora tranquilli fino alla prossima zona, dove vi attenderà l’ennesimo scontro. Cercate solo di non scoprirvi troppo e di non avanzare, altrimenti vi troverete accerchiati in men che non si dica. Resa sicura la zona, potrete dirigervi già verso il prossimo simbolo Helghast, posizionato dietro un’alta inferriata (la stessa da cui scavalca il secondo Helghast nel precedente combattimento). Continuate nel vostro cammino attraverso gli angusti complessi di case, fino a tornare all’aperto. Qui vi aspetterà il primo scontro contro un possente mini-boss. Non fatevi ingannare dall’aspetto, perché con la giusta tattica verrà giù più facilmente di un Helghast normale. Il vostro bersaglio è il contenitore esplosivo che porta dietro la schiena. Potrete aiutarvi nel farlo girare colpendolo alla testa, inoltre. Ripetete un paio di volte questo ritornello e potrete farlo esplodere in molto meno di un minuto (così da prendere anche il Trofeo). Aprite la chiusa e raggiungete la prima guerriglia di massa (se siete falchi dell’Online, noterete come sia l’arena Bagno di Sangue). Trovandovi oltre la barricata ISA, cercate di bersagliare gli Helghast dal piano di sopra, non solo perché c’è una possente mitragliatrice fissa ad aiutarvi, ma anche perché affianco ad essa troverete un altro simbolo Helghast. Dopo aver fatto la voce grossa con il gruppo nemico sottostante, avanzate verso il secondo piano della prossima casa, seguendo la passerella sospesa e raggiungendo il piano terra di un secondo edificio. Qui troverete per la prima volta un nuovo tipo di Helghast: niente di preoccupante, ma fate attenzione ai loro movimenti. Grazie ad un particolare addestramento ed armamentario leggero (mini-mitra e coltello) possono avvicinarsi a voi con una velocità disarmante, fino a sgozzarvi sempre problemi. Una volta sterminato il corposo numero di Helghast, salite sulla barricata in legno fino a raggiungere il piano più alto del livello. Prima ancora di entrare nella porta, controllate sulla sua destra, oltre una recinzione in ferro. Il quarto simbolo è vostro! Non abbassate la guardia perché, appena entrati nel nuovo corridoio (tramite la porta che dicevamo prima), troverete quasi subito un nuovo documento di intelligence. Appena Garza vi dirà di usare l’ascensore (non ci sono le scale, che volete farci), non ascoltatelo. Anzi, controllate nei dintorni, perché è proprio in un incavo affianco all’ascensore, proprio dietro di voi, che troverete il documento. Potete ora continuare la vostra avventura, salendo con il montacarichi e arrivando finalmente nella zona delle Torri ad Arco. Già dalla vostra balconata potrete vedere il putiferio che si sta scatenando poco oltre, tra ISA e Helghast. Consigliamo infatti, prima di raggiungerli, di bersagliere qualche testa pelata da qui, posizione abbastanza sicura che di certo dopo non ritroverete. Quando vi sentite abbastanza pronti, usate le scale sulla destra per arrivare al livello sottostante, liberandovi così della resistenza rimanente. Questa è una zona piuttosto ampia, con varie strade per raggiungere lo stesso punto, quindi cercate di non perdervi e di tenere la casupola in fondo come punto di riferimento. La casupola, l’unico modo per raggiungere la Torre ad Arco (il vostro obbiettivo finale, per giunta) nasconderà sia l’ultimo documento che l’ultimo simbolo Helghast. Appena sotto le scale che portano alla passerella, infatti, troverete in bella mostra il documento. Per il simbolo, invece, dovrete salire la breve scalinata, uscire dalla casupola e poi guardavi alle spalle. Il simbolo è proprio sopra la porta che avrete appena imboccato. Ora, sicuri di aver raccolto ogni extra possibile e immaginabile, potrete dedicarvi completamente al vostro sporco lavoro. Raggiungete tramite la passerella l’ultima zona, come al solito ben difesa. Prima di salire completamente le scale uccidete gli Helghast in posizione sopraelevata, i più fastidiosi nello scontro successivo. Una volta uccisi tutti, raggiungete i cadaveri appena macinati, e da qui la seconda zona, quella della Torre ad Arco. Premete il pulsante per farle alzare gli scudi, così da poter bersagliare comodamente la batteria che ha all’interno. Non abbiate paura se si richiude, perché è normale che dopo un certo lasso di tempo torni alla posizione iniziale. Tenetela comunque d’occhio per una seconda riapertura, facendo costantemente attenzione ai rinforzi nemici in arrivo. Una seconda scaricata di colpi basterà e avanzerà per distruggere la possente torre elettrica e, quindi, terminare il secondo livello. La postazione difensiva di Visari, ora, ha una baluardo in meno!

Piazza Visari:

Ragazzi, che fuga. Quell’ATAC non voleva proprio saperne di lasciarci in pace! Ora ricomponiamoci, il pericolo è passato. Seguiamo Garza fino alla passerella sospesa, all’aperto. Già da qui possiamo vedere un edificio dall’altro lato della strada, quello che poi, da terra, dovremo raggiungere. E proprio da qui potremo vedere il primo simbolo Helghast. Aguzzate la vista, perché è bello lontano: proprio sull’edificio dall’altro lato della strada, il nostro futuro obiettivo. Sull’estremo lato sinistro, in alto, appena sotto ad un enorme altorilievo Helghast. Ora preparatevi ad una feroce battaglia su più piano: se, da un lato, il vostro palazzo è completamente sgombro, appena di fronte troverete Helghast appostati su più livelli. Se solo proverete ad attraversare la strada, con tutta probabilità, sarete belli che morti, quindi cercate di approfittare di ognuno dei 4 piani a vostra disposizione (compreso il piano terra) per trovare la migliore linea di tiro per ogni nemico. Quando la situazione si sarà calmata, potete anche entrare e tappare la bocca a quei pochi rimanenti. Salite quindi le scale e liberate anche il primo piano da ogni Helghast rimasto (circa 4 o 5, niente di che), e soffermatevi nella zona appena sovrastante al garage. Per farci capire, è quella che corre tutto intorno, circolarmente, ad una balconata che dà sul garage al piano terra. Sbirciando dentro una delle porte socchiuse, infatti, potrete facilmente raggiungere il secondo simbolo Helghast. Continuate ora per la vostra strada (aiutandovi con Su, nel caso aveste perso l’orientamento) e saltate nel buco antistante. Atterrerete morbidamente in una nuova stanza buia, dove potrete facilmente reperire anche il primo documento di intelligence. Uscite ora all’aperto e preparatevi ad un’ennesima lotta su più piani. Una volta al sicuro, usate la scala per raggiungere il secondo piano e abbattete la console energetica per poter oltrepassare la porta successiva. Ma prima di procedere, vi consigliamo di guardare il panorama, affacciandovi alla balconata. Quasi precisamente davanti a voi, su una parete, dovreste veder luccicare il terzo simbolo Helghast. Attraversate ora le due porte successive, scendete fino al limite del possibile e preparatevi ad un’altra tosta battaglia. Anche questa zona, come quelle precedenti, sarà strutturata su più piani (3, per la precisione, di cui il più basso raggiungibile tramite la scala finale). Fate molta attenzione perché ogni zona è collegata all’altra, quindi gli Helghast potrebbero prendervi facilmente alle spalle facendo il giro lungo. Non dimenticate che all’ultimo piano, in bella mostra e ad altezza d’uomo, troverete anche il penultimo simbolo. Prendete ora la scala vicina e raggiungete il piano terra, sulla strada, fino ad arrivare da Rico e Natko, bloccati da un’imboscata nemica. Ora dovrete cercare di resistere ad un assalto apparentemente senza fine, con ondate di Helghast che si susseguono una dopo l’altra, sia con mezzi pesanti che appiedati. L’unico consiglio che possiamo darvi è di non rimanere nelle prossimità dei vostri compagni, ma di approfittare del palazzo a due piani vicino, tenendo sempre d’occhio che qualche avversario non vi faccia brutte sorprese salendo le scale. In questo spiazzo, inoltre, troverete anche l’ultimo simbolo Helghast. Spiegarne a parole la posizione non è facile, ma siamo sicuri che capirete lo stesso: mettetevi di fronte alla porta che più avanti vi aprirà Garza per entrare nel Quartier Generale ISA e guardate in alto, alla sommità del palazzo (sempre all’esterno, mi raccomando). Il simbolo Helghast è infatti appollaiato molto in alto, appena sulla sinistra. Impossibile non vederlo. Entrate ora nel disastrato rifugio ISA (e aguzzate la vista per l’ultimo documento, reperibile nella stanza del discorso tra Natko e Garza), fino a raggiungere la piazza principale, quella dove si terrà l’ultima battaglia del livello. Usate senza fare complimenti le tre torrette appostate dal vostro lato della barricata per avere la meglio sulle decine di truppe Helghast in avvicinamento, mini-boss compresi, e potrete facilmente conquistare anche Piazza Visari. Prossima destinazione, distretto di Salamun!

Distretto di Salamun:

Mamma che volo! Quei mortai non ce la raccontano giusta. Proseguite per la spiaggia fino ad arrivare al grosso tubo protetto da elettricità. Come per il secondo livello, sparate alla console in alto per togliere l’energia e poter passare incolumi. Attraversate ora il buio condotto fino ad arrivare ad uno spiazzo, una sorta di fogna, in cui vedrete due Helghast parlare. Non abbiate pietà per nessuno di loro, per poi proseguire con la scala a muro. Prima di farlo, però, accertatevi di distruggere i sensori anti-uomo appostati proprio davanti alla scala, sparando un paio di colpi al generatore. Una volta scesi in basso e aver avuto la meglio sull’ultimo Helghast rimasto, non dimenticatevi di colpire il primo simbolo Helghast, sul muro alle vostre spalle (considerandovi appena scesi dalla scala). Prendete ora la seconda scala, poi la terza, fino a ritrovarvi dall’altro lato del baratro. Raggiungete ora la piazzetta più avanti, dove Garza vi inciterà a raggiungerlo all’ultimo piano. Il vostro obbiettivo sarà ora quello di salire fino all’ultimo piano, dove vi aspetterà il vostro compagno. E come passare attraverso dozzine di Helghast assassini se non con un lanciafiamme? Questo sarà il primo livello dove lo troverete, e fidatevi, diventerà ben presto il vostro migliore amico. Appiccate fuoco a qualunque cosa si troverà sulla strada, e cercate di non dimenticare il documento di intelligence che troverete al primo piano su di una scrivania, nella stanza in cui i nemici sfonderanno la parete. Raggiungete ora il vostro amico e seguitelo fino al primo mortaio, uno dei due obbiettivi della corrente missione. Liberatevi velocemente degli Helghast di guardia al mortaio e poi piazzategli addosso una bella carica esplosiva, così da toglierlo di mezzo definitivamente. Non arrivate in fondo, ma imboccate subito il corridoio illuminato appena vicino al mortaio abbattuto, fino a salire al secondo piano. Usciti di nuovo fuori, dovreste trovarvi in prossimità di una torretta fissa. Garza andrà sul lato destro ad aprire una porta, ma voi non seguitelo. Andate invece sulla sinistra, seguendo la passerella fino ad una piccola casupola, dove in terra troverete un documento d’intelligence. Tornate ora sui vostri passi e imboccate la stessa strada di Garza, curandolo (dato che sicuramente lo troverete morente) e abbattendo i soldati con fucile a pompa. In questa nuova stanza vi si apriranno due strade, una a destra e una a sinistra. Quella giusta, diciamolo da ora, è quella a destra, ma vi consigliamo di prendere prima quella a sinistra per raggiungere un simbolo Helghast, su una parete dietro di voi all’estrema sinistra della stanza. Ora prendete il sentiero di destra e seguite Garza fino al secondo mortaio, anche questo da abbattere sulla falsariga del primo. Messo al sicuro il ponte, dovrete ora raggiungere il convoglio ISA, bloccato dall’assalto nemico. Continuate il vostro cammino verso il basso, fino a raggiungere il fondo di una baraccopoli. Usate la rampa in legno e raggiungete il terzo ISA morente, per poi ritrovarvi in una furbesca imboscata. Usando l’inizio della baraccopoli come punto di riferimento, girate lo sguardo in alto a sinistra, dove troverete un simbolo Helghast (piuttosto lontano, controllate bene). Cercate di avere la meglio sugli Helghast togliendovi dal piano terra e raggiungendo in fretta le zone superiori, magari aiutandovi con gli esplosivi qui e lì, scansando al contempo i mortali razzi degli uomini-bazooka. Una volta resa sicura l’area, usate Garza per raggiungere la nuova zona. Attraversate le fogne, stando accorti ai sensori anti-uomo, e tornate all’aperto tramite la scala. Prima di andare oltre, giratevi subito indietro e colpite il simbolo più in alto. Ora potrete proseguire fino all’ultimo complesso, da distruggere interamente, passando attraverso l’entrata da abbattere col C4. Al piano terra, per giunta, troverete anche l’ultimo documento, appollaiato su una scrivania. Una volta saliti in cima, vi accorgerete di dover piazzare altre cariche su tutte e 4 le colonne portanti. Non date caso agli Helghast, anche perché sono infiniti, e cercate di piazzare le cariche il più velocemente possibile, per poi attivarle contemporaneamente una volta che sarete di nuovo fuori, al sicuro dall’esplosione. Anche quest’altra minaccia è stata sventata, ma la marcia verso il palazzo di Visari continua ancora.



« Ultima modifica: Ottobre 21, 2009, 07:12:31 pm da d3vil86 »



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Re: [Sol]Killzone 2
« Risposta #1 il: Settembre 10, 2009, 01:12:50 pm »
Ponte di Salamun:

Un livello piuttosto lineare, trattandosi della conquista di un ponte. L’unico consiglio che vi diamo è quello di avanzare continuamente e di non fermarsi mai allo stesso punto. Questo perché le ondate di nemici saranno infinite, almeno fino a quando non avanzerete fino a un certo punto. Arrivati alla prima metà del ponte, voi stessi potrete vedere come la retroguardia Helghast vi sbarrerà la strada alzandolo. Questo è il segnale che potrete far fuori tutti quelli rimasti dal vostro lato senza paura che arrivino continuamente dei rinforzi. Conquistata la prima metà di ponte, quindi, utilizzate la porta laterale per scendere più in basso e continuare l’avanzata verso l’altra parte del ponte. Liberatevi delle truppe appostate più in basso e prendete il controllo dell’arma fissa Helghast più avanti, sterminando tutti quelli rimanenti. Seguite quindi la strada fino all’altro capo del livello, riaprendo il ponte ai vostri alleati e conquistando l’altra metà. Anche qui, come prima, le ondate saranno infinite, almeno fino a quando non arriverete al cancello in fondo. Conquistato l’intero ponte, prendete il buggy messovi a disposizione. Dopo il breve filmato arriverete all’accademia, ultima tappa delle avventure cittadine di Killzone 2. Prima di entrare, però accertatevi di fare vostro il simbolo Helghast appena sopra le porte d’entrata. Nella stanza successiva, inoltre, troverete sia un nuovo simbolo che il primo documento. Il documento sarà affianco ad una colonna sul lato destro; il secondo simbolo invece sopra la porta che avete appena sorpassato, in linea d’aria con il precedente. Andate ora nel cortile antistante e preparatevi ad affossare un gruppo a più piani di Helghast. Per di più, sopra la porta d’uscita successiva, troverete anche l’ultimo simbolo. Dopo, seguite le scale fino all’ufficio di Radec. Sbrigatevi a prendere il documento sulla scrivania del rettore, perché la vostra sosta in zona, come potrete vedere dopo, verrà disturbata da un ospite indesiderato. L’ATAC che già in precedenza vi aveva messo i bastoni tra le ruote è tornato a vendicarsi, e questa volta non c’è via di fuga: dobbiamo affrontarlo! Nonostante il suo parco mosse si limiti a rapide mitragliate o a semplici missili aria-terra, è la sua disumana velocità a renderlo un avversario temibile. Il trucco è di scendere da uno dei due lati e di nascondersi nel corridoio sottostante, così da non mostrare troppo il fianco al nemico. Armiamoci di lanciarazzi (troverete ricariche sia al piano di sopra che nel corridoio di sotto) e acquattiamoci ad una delle due uscite del corridoio, tenendo la mira con la pistola su quei fusibili di energia. Appena l’ATAC si avvicinerà per colpirvi, sparate ai fusibili per bloccare l’ATAC, per poi colpirlo in seguito con due colpi ben assestati di lanciarazzi. Ripetete il tutto due o tre volte: se siete stati abbastanza veloci, riuscirete a prendere anche l’apposito trofeo senza troppi problemi.

Villaggio di Suljeva:

Ah, il profumo dell’aria aperta. Ma bando alle ciance, perché oltre quel bel sole che ci illumina ci sono anche plotoni interi di Helghast a farci la festa. Seguiamo Rico e Evelyn fino al primo ponte sospeso, e dirottiamo quindi il cammino sulla sinistra del ponte. Dietro ad un cumulo di macerie troveremo facilmente il primo dei tre documenti. Rimaniamo sempre nelle vicinanze e buttiamoci a capofitto nel crepaccio (quello che attraversiamo con il ponte), sparando così al simbolo sul tubo posizionato in verticale. Continuate seguendo Rico, oltrepassate il fitto complesso di gallerie e stanze di comando, usate l’ascensore a arrivate nel centro del villaggio di Suljeva. Seguendo il vostro comandante, vi imbatterete in una porta chiusa, attivabile manualmente da un altro punto del villaggio. Seguite così i cavi dell’elettricità fino a raggiungere un casolare isolato sul lato destro della zona. In tutto questo potrete trovare anche un altro simbolo, non così difficile da trovare come si potrebbe pensare: lo trovate appeso alla ciminiera più alta del villaggio, verso lo spazio centrale. Basterà alzare lo sguardo e capirete subito di quale ciminiera stiamo parlando. Entrate quindi nel complesso, fino a ritrovare il resto del vostro squadrone, brutalmente torturato a morte. La nostra vendetta non tarderà ad aspettare, dato che gli Helghast, fuori il casolare, si stanno preparando per un’imboscata. Nella stessa stanza in cui vi trovate, in un angolino, potrete anche facilmente scovare il secondo documento di intelligence. Premete la leva sul muro e tornate ora alla porta precedentemente bloccata, ora aperta, facendovi strada tra le camionate di Helghast che vi si pareranno sul cammino. Sconsigliamo una corsa disperata verso l’obiettivo, soprattutto alle difficoltà più alte. Citiamo invece i mille approcci tattici che il villaggio, vista la sua ampiezza, ci regala. Una volta ritornati sul posto, entrate nel complesso di miniere, facendo attenzione agli schifosi ragni Helghast elettro-caricati. Quando ad un certo punto la strada si biforcherà, prendete il sentiero di sinistra, così da trovare un altro simbolo Helghast, in bella vista sopra la porta da imboccare. Avanzate nei meandri della struttura fino a tornare all’aperto, dove farete per la prima volta la conoscenza dei cecchini Helghast. Tenetevi il più possibile al riparo, cercando di non rimanere per più di qualche secondo nella loro linea di tiro, perché potrebbero abbattervi in un colpo anche alla difficoltà più bassa. Una volta sterminati tutti, avanzate fino alla torre di comunicazione, magari armati dei loro stessi fucili da cecchini, bersagliando così i nemici dalla lunghissima distanza senza scoprirsi troppo (e aiutandoci anche con i barili esplosivi). Appena salita la passerella d’entrata della torre, controllate nei vicinissimi dintorni, dove troverete il penultimo simbolo Helghast appeso a una parete. Ora salite in cima alla torre e sbloccate la valvola delle comunicazioni in fondo al ponte. Purtroppo dalle parti di Evelyn non sembra andare altrettanto bene, quindi ci toccherà tornare frettolosamente indietro, circa all’inizio del livello. Purtroppo Natko e Garza, Evelyn compresa, sono stati fatti prigionieri e toccherà a noi salvarli. Seguiamo il gruppo di Helghast, tentando al contempo di non lasciarci le penne, fino alla stazione dei treni. Purtroppo ci hanno lasciato indietro. Poco male, prendiamo il prossimo in partenza. Appena arrivati alla stazione, al piano terra affianco ad un grande portone chiuso, potremo trovare anche l’ultimo documento. Fatto questo, usiamo le scale per salire al piano superiore, così da poter saltare sul treno, ormai pronto alla partenza. Nonostante gli Helghast sulle passerelle sospesa siano in copiosi gruppi (e anche ben armati, lanciarazzi in primis), non sarà difficile avere la meglio, soprattutto sfruttando l’ambiente circostante (barili e simili) e coprendoci saggiamente. Prima di arrivare in fondo e raggiungere il treno in movimento, accertatevi di prendere anche l’ultimo simbolo, nella sezione nord dell’ultimo piano, proprio un palmo oltre le passerelle che abbiamo appena attraversato. Ora trattenete il respiro e lanciatevi verso il vostro destino! Ma l’abbiamo pagato il biglietto?

Raffineria di Tharsis:

Prima di raggiungere la raffineria vera e propria, dovrete spostarvi verso la locomotiva del treno. Non preoccupatevi, tutta la zona sarà priva di simboli o documenti, quindi potrete godervela senza stare a controllare ogni due passi le nostre soluzioni. Vi consigliamo però di fare attenzione alle carrozze scoperte del treno, dove il vento picchierà forte. Cosa vuol dire? Che i vostri spostamenti, se controvento, risulteranno più pesanti (e le granate lanciate, per giunta, potrebbero tornarvi indietro). Fatevi strada tra le popolatissime carrozze fino a giungere al carro armato nemico, l’unica zona degna di nota. Armatevi di lanciarazzi (ne troverete uno pronto di fronte a voi) e cercate di abbattere il più velocemente possibile il corazzato, anche perché fino alla sua distruzione continueranno ad arrivare rinforzi nemici. Tra un missile sparato e l’altro, per giunta, vi consigliamo di indietreggiare fino alla torretta fissa una carrozza indietro, così da poter avere la meglio facilmente sui gruppi di rinforzi appiedati che proteggono il carro armato. Arrivati alla locomotiva, e fermato il convoglio, comincerà il livello vero e proprio. Qui, dopo l’infiltrazione “silenziosa”, Sev e Rico dovranno dividersi, costringendoci a continuare per buona parte del livello in tutta solitudine. Prima di procedere oltre, però, vi consigliamo di tenere d’occhio la parte esterna della locomotiva del vostro stesso treno, ritoccata da un bel simbolo Helghast che aspetta solo di essere sparato. Continuate verso l’interno, e una volta precipitati nella nuova zona, colpite la console in fondo per troncare l’energia elettrica al corridoio. Nella prossima area fate buon uso dei barili esplosivi dislocati in giro per avere la meglio sul nutrito gruppo di nemici, poi andate all’ascensore e azionatelo. Una volta scesi in basso, una brutta sorpresa vi attenderà. Una vecchia conoscenza è tornata a farci visita, ma questa volta più armato che mai. Fate attenzione al suo fucile elettrostatico, perché bastano un paio di secondi di esposizione per friggervi per benino e mandarvi all’altro mondo. Nonostante la tattica di base sia la stessa che con i precedenti, questa volta farlo girare di spalle richiederà un tempismo maggiore: non basterà infatti colpirlo alla testa, ma dovrete fargli piombare addosso alcuni di quei secchi sul carrello sopra di lui, così da stordirlo e avere il tempo necessario di colpirlo al punto debole. Un paio di volte così e lo vedrete bruciare in una nube di fumo, con tanto di Trofeo allegato se siete stati veloci. Questa sarà la prima e unica occasione in cui potrete reperire l’arma elettrica, esclusiva di Tharsis, sicuramente il pezzo migliore del gioco intero. Salite ora la scala e sbloccate il cammino, prima chiuso, liberandovi di un paio di fastidiosi pulci allarmate dal rumore. Continuate ora fino a raggiungere l’ultimo piano, fiondandovi in uno dei secchi di trasporto materiale. Il vostro scopo sarà ora quello di sopravvivere fino al capolinea, difendendovi dalle truppe Helghast appostate sulle balconate. Raggiunta la vostra destinazione, armatevi di pistola e sparate alla solita console di energia. Non prendetevela comoda, perché questa volta potrebbe finire male. Appena atterrati, prima di proseguire oltre, guardatevi bene intorno, perché ad altezza uomo, su una parete, troverete il secondo simbolo Helghast (è in un angolino buio, controllate bene). Non c’è uno senza due (o non era proprio così?), e quindi approfittatene facendo incetta del documento di intelligence posato su una scrivania della stanza successiva, anch’essa presidiata dagli Helghast. Avanzate fino a riunirvi con Rico, alla sala controllo della raffineria (anche qui c’è un documento su una scrivania). Seguite il vostro comandante fino alla zona successiva, dove sono detenuti i prigionieri. Purtroppo non tutto sembra andare bene, e mentre Radec e soci scappano, Garza viene ferito gravemente da un proiettile vagante. Non gli rimane molto tempo: ha bisogno di assistenza medica! Ma magari prendetevi una pausa prendendo anche l’ultimo simbolo Helghast, appostato in alto su uno dei pilastri al centro della stanza. Ora preparatevi alla scalata della torre, arma elettrica alla mano, e fate fuori chiunque vi ostacoli il cammino, sia esso Helghast normale o una torretta volante. Tirate la leva del montacarichi, così da far salire Garza e Evelyn, e proseguite con Rico e Natko all’inseguimento di Radec. Purtroppo è troppo tardi: il comandante Helghast è fuggito, lasciando a terra i suoi scagnozzi. L’unica cosa che possiamo fare, ora, è riattivare le comunicazioni così da farci prelevare. Resistete agli assalti nemici fino a quando Natko non vi sbloccherà la porta. Una volta apertovi il cammino, non dovrete fare altro che salire in cima alla torre e riattivare il segnale radio, magari bersagliando con il fucile da cecchino appena ricevuto la resistenza rimanente, in attesa del prelievo. Finalmente potremo lasciarci alle spalle anche questo torrido deserto… ma per Garza non sembra andare così bene.

L’incrociatore:

Il funerale di Garza viene interrotto da un assalto aereo Helghast in territorio alleato. Purtroppo non c’è tempo per le lacrime, dobbiamo imbracciare le armi e respingere il nemico una volta per tutte. Prendete le serie di ascensori fino ad arrivare alla sala controllo, dal comandante Templar, per poi tornare indietro fino alla grande sala. Il vostro scopo sarà quello di renderla sicura, controllando una quindi che ogni piano non abbia più presenza di alcun Helghast. Riponete molta attenzione soprattutto al piano terra, dato che oltre a due nemici con lanciafiamme troverete anche i soliti mini-boss ultracorazzati pronti a farvi la festa. Una volta ripulito tutto, seguite il soldato ISA fino alla seconda sala di controllo, dove vi spiegheranno la gravità della situazione. Scialuppe Helghast stanno assaltando l’incrociatore New Sun: non c’è tempo da perdere, precipitatevi giù dalle scale fino alla postazione fissa e prendete posizione. Da qui dovrete cercare di resistere il più a lungo possibile con le scorte di munizioni concessevi. Se, infatti, i colpi di mitra normale saranno infiniti, d’altro canto i missili non lo saranno. Centellinate bene i razzi, quindi, usandoli solo nelle situazioni più caotiche (o magari quando vi si è surriscaldata l’arma primaria). Così facendo, nel giro di massimo 10 minuti, dovreste venirne a capo. Uscite dalla postazione e ricongiungetevi con Natko, fino a raggiungere il montacarichi poco più avanti. Difendete la vostra postazione dagli assalti incombenti degli Helghast fino a raggiungere il piano terra e mettervi al sicuro. Aggirate la sala del generatore centrale in senso orario e continuate dritti verso la sala hangar. Qui nei dintorni dovreste trovare l’unico documento del livello. Come punto di riferimento useremo una precisa frase di Rico (”Sev, dove siete? Siamo proprio sotto di voi”), che dirà in prossimità di un breve ponte sospeso. Sappiate che il documento è proprio nella stanza di fronte a voi. Come potrete notare, infatti, la stanza è divisa in due piani distinti. Il documento è proprio al secondo piano, nascosto dietro una colonna. Preso il documento, continuate la vostra strada. Non sarà difficile notare come gli Helghast che ci verranno addosso saranno armati di tutto punto: coltelli, mitra, lanciafiamme, lanciagranate. Usate bene le coperture, non avanzate come kamikaze e, soprattutto, controllate bene l’armamentario che lasciano a terra i nemici, così da rigirargli contro le loro stesse armi. Seguite i nostri consigli e tirate diritto fino all’hangar finale, dove ci sarà Rico ad attendervi con un incursore, pronto per la fuga. Ed ora, tutti in piedi per il saluto al capitano Templar.



Offline d3vil86

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Re: [Sol]Killzone 2
« Risposta #2 il: Settembre 10, 2009, 01:13:10 pm »
Lande di Maelstra:

Un livello che, a dire il vero, non ha bisogno nemmeno di spiegazioni. Dopo i primi secondi a piedi, infatti, verremo in possesso di un poderoso esoscheletro (Metal Gear?) robotico a due zampe. Unica volta, aggiungiamo noi. I livello in sé è lineare e consiste nello scortare Rico e gli altri fino al convoglio di Narville, senza far subire troppi danni al robot. Usarlo al meglio è vitale, e sfruttare ogni sua abilità importantissimo. Tramite R1 useremo la mitragliatrice principale, mentre con L1 i missili (infiniti). Il tasto R3, come a piedi, sarà adibito alla corsa, proprio come X per il salto. A differenza di quanto possa sembrare, l’esoscheletro non può assorbire danni infiniti. Come faremo a capire quando siamo al limite? Dalla luce interna dell’esoscheletro stesso. Nessuna luce indica buon stato, gialla uno stato di cautela, rossa uno stato d’allarme. Niente di preoccupante, dato che con un paio di secondi di riposo tutto tornerà alla normalità. Buon divertimento e buona distruzione fino all’arrivo al palazzo di Visari. E non preoccupatevi per documenti o simboli Helghast: le Lande di Maelstra è l’unico livello che, venendoci incontro, non vanta extra di ogni tipo.

Palazzo di Visari:

Abbiamo passato di tutto nel corso dell’avventura, e non sarà di certo un bomba nucleare a fermarci. Scesi dall’Incursore catapultiamoci sull’autostrada Lazar, fino al punto di blocco (con tanto di carro armato oltre il crepaccio). Cambiamo quindi strada e imbocchiamo il sentiero sulla destra (o catapultatevi direttamente nel buco di sotto, vedete voi). Rendere sicura questa zona è una vera sudata: fate attenzione soprattutto agli Helghast alle torrette, di certo i più pericolosi di tutti. Nella stessa zona, prima di andare oltre, prenderete il primo simbolo, posizionato precisamente sopra la porta per l’area successiva (molto più in alto e spostato sulla destra). Percorrete ora il breve corridoio fino ad arrivare nel primo enorme spiazzo del palazzo, presidiato dal carro armato di prima. Guarda caso, affianco a noi c’è un bel lanciarazzi in grado di aiutarci. In questa zona, dove dovremo abbattere 4 torri Helghast, ci saranno acquattati anche un altro simbolo e il primo documento, ma consigliamo prima di ripulire l’area, con tanto di torrette saltate in aria. Quando tutto sarà tranquillo, potrete andare verso il primo simbolo, nascosto su un pilastro della Torre ad Arco centrale. Il pilastro, per la cronaca, è quello più nascosto, dall’altro lato rispetto al palazzo. Partendo da lì, prendete le scale verso il basso vicine, dove troverete il documento (potevate vederlo già prima, ma era impossibile da raggiungere a causa della recinzione). Affrettatevi a raggiungere gli ascensori per la piazza principale prima che la Torre ad Arco venga abbattuta, raggiungendo così i piani superiori. Appena arrivati alla balconata, degli ATAC (eh si, di nuovo loro) verranno a farci la festa. Mettiamo al riparo nel casolare appena dopo (dove troveremo il penultimo simbolo Helghast su una parete). Preparatevi ora ad una delle avanzate più cruente e complesse del gioco intero. Fatevi strada al meglio delle vostre possibilità fino alla zona appena antistante al portone del palazzo. Sui lati potete trovare anche altre due piccole postazioni chiuse, nelle quali troverete per giunta l’ultimo documento del gioco. Fate un bel respiro e fiondatevi a conquistare la seconda metà del piazzale, tenendo a mente che - anche qui come prima - i nemici arriveranno a non finire almeno fino a quando non avanzerete. Prima di entrare nel palazzo, accertatevi di aver preso anche l’ultimo simbolo Helghast, appollaiato su un muro in penombra di uno dei due corridoi laterali al portone (dove ci sono anche le torrette fisse, per capirci). Ora vi aspetta la resa dei conti definitiva con Radec. E vediamo di chiuderla una volta per tutte! Lo scontro si dividerà in varie parti, fortunatamente intervallate da altrettanti checkpoint. Il vostro obiettivo, a differenza di quanto potrebbe sembrare, non è Radec, ma gli scagnozzi che vi scaglierà contro. Una tattica vincente è quella di rimanere accucciati il più lontano possibile dal suo lato, evitando così il rischio di farsi accerchiare. Una volta pensato al piano terra, vi si aprirà la strada per quello superiore. Armatevi magari di fucile da cecchino e sfoltite la schiera che vi si prostrerà innanzi al livello sottostante, facendo contemporaneamente attenzione ai sopravvissuti che verranno a prendervi in corpo a corpo. Dopo aver sterminato anche quelli in fondo con i lanciarazzi, potrete finalmente optare per un approccio maggiormente ravvicinato, finendo una volta per tutte tutti i compagni di Radec. Rimasto solo, Radec non ha altra scelta che venirvi addosso. Attenzione alla sua abilità speciale (diventare invisibile) e all’affilatissimo coltello. Per il resto non dovreste avere molti problemi. Battuto Radec, è tutta una via diritta verso l’incontro con Visari. Complimenti, avete completato la campagna in singolo di Killzone 2. E, grazie alle nostra soluzioni, l’avrete completata in tutta probabilità al 100%. Spero che ora siate soddisfatti, che




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Re:[Sol]Killzone 2
« Risposta #3 il: Novembre 19, 2024, 02:19:34 pm »