Autore Topic: Drakengard 2 - recensione  (Letto 5160 volte)

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Drakengard 2 - recensione
« il: Gennaio 24, 2007, 09:36:37 am »



Titolo: Drakengard 2
Produttore: Cavia
Piattaforma: PS2
Supporto: DVD x 1
Distributore: Ubisoft/Square Enix
Età consigliata: 12+
Genere: Action RPG
Giocatori: 1
Audio: Inglese
Sottotitoli: Inglese


Un action game fortemente J RPG oriented? Od un gioco di ruolo con elementi action? La commistione dei generi supera tutte le aspettative nel secondo capitolo della serie Drakengard. Il gioco della Cavia/Square Enix, distribuito in Europa dal colosso Ubisoft, torna a raccontarci di un fantastico mondo medievale e ripercorre la natura del rapporto tra uomini e draghi, che film quali Dragonheart o il più recente Eragon hanno portato di nuovo alla ribalta. Le terribili e mitiche creature alate sono ancora una volta protagoniste delle console e tornano a rinverdire i fasti delle antiche tradizioni

La storia

La storia prende il via diciotto anni dopo le vicende narrate nel primo Drakengard. Il mondo precedentemente sulla rovina di distruzione, salvato grazie al patto di sangue tra Caim ed il suo dragone Angelus, è ora salvaguardato dai Cavalieri del Sigillo, ordine tanto solenne quanto misterioso agli ordini del possente comandante Gismor.
Tra le fila dei cavalieri si è fatto strada un promettente giovane di nome Nowe. Figlio di Oror, uno dei più grandi generali dell’ordine, dopo la morte del padre Nowe è stato cresciuto dal dragone Legna, con il quale ha un rapporto di padre/fratello/amico. Entrambi contano l’uno sull’altro per qualunque necessità, e ad entrambi interessa solo il destino dell’altro. A causa dei suoi modi selvaggi e della sua storia, Nowe è conosciuto con il nome di dragon child.
La storia prende il via dall’investitura di Nowe a cavaliere: l’incontro con una giovane donna di nome Manah sconvolgerà tutte le fondamenta del suo mondo ed i suoi ideali: scoprirà che l’ordine dei cavalieri del sigillo non è così immacolato come sembra, ed in un turbine di eventi si ritroverà braccato da mostruosi nemici e da quelli che prima credeva amici; alleato di Manah, partiranno con lo scopo di distruggere tutti i sigilli dei cinque distretti,  scoprendo che la leggenda che credevano conclusa diciotto anni prima non è ancora conclusa.




Il gioco

Il gameplay si basa su tre momenti distinti. Partiamo dalle missioni di terra, dove il party di personaggi disponibili deve affrontare determinati dungeon con lo scopo principalmente di far fuori tutti i nemici presenti. Le missioni si presentano in questo frangente ripetitive, se si tralascia qualche elementare indovinello seminato durante i livelli. L’obiettivo principale resta quello di sterminare il maggior numero di nemici possibili ed inanellare sequenze di nuovi colpi via via disponibili acquisendo esperienza.
Caratteristica fondamentale di questa parte di gioco è lo sviluppo dei personaggi e delle armi. Le armi saranno disponibili in quantità a dir poco industriali, da acquistare nei negozi o ritrovate durante le missioni principali e secondarie; abbattendo i nemici i punti esperienza acquisiti permetteranno alle armi di salire di livello continuamente, sbloccando nuove combo più potenti. Ad ogni arma è collegato inoltre un particolare tipo di magia, che diventa anch’esso più potente con l’evoluzione dell’oggetto.



Il secondo tipo di missioni si basa sulle battaglie aeree a cavallo di Legna, il dragone. La missione normalmente si basa sul raggiungimento di un obiettivo, facendo fuori tutti i nemici presenti nell’aria. Il meccanismo di guida del dragone è semplice e per nulla macchinoso, anche se difficilmente manovrabile durante gli scontri aerei con nemici più veloci della nostra bestia alata. In soccorso ci viene un sistema di puntamento automatico che permette di agganciare il fuoco sui bersagli. Anche in questo caso il drago avrà disponibili delle sfere magiche via via più potenti che gli permettono attacchi speciali.



L’ultimo tipo di missioni è una combinazione delle due precedenti, potremo cavalcare il dragone premendo il tasto select ed alternare battaglie a colpi di spada con l’incenerimento dei nemici dall’alto. In queste missioni è disponibile un ulteriore colpo potenziato, il dragon overdrive, utilizzabile per abbattere i nemici dall’alto.





Gli aspetti tecnici
Il gioco presenta un’alta giocabilità dettata soprattutto dalla sua scorrevolezza e ripetitività. Semplicità che ad un occhio più attento possono far risultare il gioco noioso a lungo andare, soprattutto per quanto riguarda le missioni di terra. Le inquadrature sono spesso difficili da gestire durante i combattimenti corpo a corpo circondati dai nemici, e manca totalmente un sistema di puntamento del nemico, rimpiazzato appena sufficientemente dall’impostazione della guardia.
Anche le missioni aeree spesso si dimostrano difficili nelle gestioni dei combattimenti contro nemici molto veloci, sebbene comunque apprezzabili.
Per i particolari grafici dobbiamo distinguere due momenti diversi: la realizzazione degli FMV è eccellente, peccato per la scarsa quantità degli stessi. La costruzione grafica delle scene di gioco vere e proprie dimostra una soddisfacente ricostruzione dei personaggi quanto una deludente caratterizzazione degli ambienti di gioco, scarni e fin troppo ripetitivi. Complessivamente una sufficienza risicata.
Ottimo invece il doppiaggio e le musiche, di carattere prevalentemente epiche, sebbene leggermente ripetitive.
Negativo invece il giudizio sull’IA dei nemici, ripetitivo e a volte a rischio di apparire ridicolo.


In conclusione Drakengard 2 non presenta nulla di eccessivamente innovativo rispetto al capitolo precedente. Anche la storia è legata a doppio filo con quella del primo capitolo del gioco. Qualche leggera miglioria tecnica è stata apportata, ma nulla tale da rendere il titolo un portabandiera del campo. E’ estremamente interessante l’unione di più generi nel gioco, ma qualche delusione sotto l’aspetto grafico ed un senso di ripetitività che pervade le ore di gioco frenano la valutazione complessiva di un titolo tutto sommato piacevole. Semplice ed immediato ma comunque impegnativo.


La nostra valutazione

Grafica:  6,5
Longevità: 6,5
Sonoro:     8
Giocabilità: 8

Voto complessivo: 7

Pro: non eccessivamente complicato, fondato sulla fusione di più generi
Contro: grafica non troppo curata, ripetitivo a lungo andare.

« Ultima modifica: Gennaio 24, 2007, 09:39:50 am da revolution »
Quando il mondo ha smesso di girare, eri li per me

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Re: Drakengard 2 - recensione
« Risposta #1 il: Gennaio 25, 2007, 10:02:20 am »
PROVA

Quando il mondo ha smesso di girare, eri li per me


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Re:Drakengard 2 - recensione
« Risposta #2 il: Novembre 20, 2024, 06:08:20 am »