Final Fantasy XII

  
                   Titolo
: Final Fantasy XII
                    Piattaforma: PS2
                    Produttore: Square Enix
                    Supporto: DVD X 1
                    Età: 16+
                    Distributore: Halifax
                    Genere: RPG
                    Giocatori: 1
                    Audio: inglese
                    Sottotitoli: Italiano
                    Manuale: Italiano

Finalmente anche in Europa possiamo godere del nuovo capitolo della serie più longeva del mondo dei videogame.
Cosa dire che non sia stato già detto dei capolavori Square Enix? Trame eccezionali e per nulla scontate, sistemi di gioco che si rinnovano sorprendendo ad ogni capitolo, longevità e potenzialità di console e software sfruttati ai massimi livelli disponibili, grafiche intriganti e pluripremiate, i tratti distintivi degli RPG per eccellenza prodotti dalla casa nipponica si ripresentano anche nel capitolo che segna il passaggio alle console di nuova generazione.

E si preparano a fare il salto col botto.
Bando alle ciance gettiamoci subito nell’azione.

Un mondo d’amore

Anche se, a detta dai programmatori, il capitolo che andiamo a descrivere è più improntato sulle storie di guerra ed onore, l’amore resta sempre il tema portante della serie, il motore dei mondi fantastici della Square.

La storia è ambientata nel mondo di Ivalice, conosciuto ai fan sfegatati della serie grazie a Final Fantasy Tactics per Psone. Il mondo è spaccato dalla guerra tra due nazioni, Arcadia e Rozaria. Tra di loro il piccolo regno di Dalmasca, destinato a perdere la sua indipendenza per mano delle armate dell’impero di Arcadia e della casata dei Solidor.

Due anni dopo la caduta di Dalmasca, ci ritroviamo nei panni di Vaan, un teppistello che insieme a tutti gli altri orfani lasciati dalla guerra tenta di sopravvivere di espedienti nei bassifondi della grande capitale del regno, Rabanastre. Il suo unico ideale è quello di riportare la pace in Dalmasca e poter diventare un aviopirata, libero di solcare nei cieli senza alcun tipo di legame od obbligo.

L’arrivo in città del nuovo e malvagio console, Vayne Solidor, figlio dell’imperatore di Arcadia, darà il vita ad una serie di eventi e porterà Vaan ad incrociare la propria strada con quella degli altri protagonisti: Balthier e Fran, due aviopirati con un passato burrascoso che hanno al mondo solo la loro amicizia; Basch, capitano delle guardie di Dalmasca accusato di aver tradito ed assassinato il proprio re in nome dell’indipendenza del regno; e soprattutto Ashe, l’erede al trono di Dalmasca custode dei poteri dei frammenti di negalite.

Nel tentativo di restaurare il regno perduto, i ripudiati ingaggeranno una tremenda battaglia con l’impero e i suoi temibili giudici nel tentativo di salvare i popoli di Ivalice.
  

Il gioco

Concluse le lunghissime scene iniziali, i cui livelli grafici ricordano quelli di Advent Children, ci troveremo immediatamente catapultati nell’azione.
Partiremo subito con un intro che funge da tutorial, nel quale impareremo ad utilizzare i comandi e potremo già iniziare ad ammirare la struttura grafica delle fasi di gioco, caratterizzate da una elevata texture ed una ricchezza di particolari a dir poco eccellente. Finalmente la visuale diviene pienamente gestibile dal giocatore e non saremo più costretti ad inquadrature statiche e predefinite come nei livelli precedenti.

La trama rende il gioco lungo e, insieme a tutte le serie di sottogiochi, discretamente longevo. Per completarlo al 100% non sono escluse le 100 ore di gioco.
Come al solito le musiche sono impressionanti e ben costruite, ed anche il doppiaggio è tra i migliori del mondo dei videogiochi. Anche questa volta la Square ha fatto centro combinando perfettamente grafica e sonoro per un mix avvincente che appassiona ora dopo ora. Anche se la vera novità stavolta è nel sistema di gioco

Active Dimension Battle

Qualunque cosa voglia dire, funziona. Dimenticate le vecchie battaglie a turni ed il Conditional Turn Based di FFX. Con una tecnica mutuata dai più recenti JRPG e, soprattutto, dagli MMORPG, i giochi di ruolo in rete, le battaglie sono strutturate in tempo reale.
Innanzitutto non c’è più il passaggio dalla fase di esplorazione alla fase di battaglia. Durante il nostro peregrinare i nemici saranno ampiamente visibili e, dunque, nella maggior parte dei casi evitabili. Naturalmente però le battaglie sono necessarie per evolvere i personaggi ed acquisire nuove capacità e caratteristiche, quindi difficilmente le eviterete.

Se la battaglia è in tempo reale, questo implica che sia le nostre azioni e quelle dei nostri alleati, che quelle dei nemici, avvengono simultaneamente. Come comportarsi allora?
Avremo ai nostri comandi solo un personaggio da poter gestire, il leader del gruppo, al quale impartire comandi ed istruzioni. Per quanto riguarda gli altri membri del party, in nostro soccorso verranno i gambit.

I gambit possono essere definiti come delle strategie, dei comandi condizionati agli alleati che determinano il loro comportamento nelle fasi di battaglia. A seconda delle priorità impostate nei gambit, il nostro compagno di viaggio agirà come di volta in volta da noi stabilito. Un esempio chiarirà il tutto.
Un alleato con i seguenti gambit: Alleato con meno di 50% hp = pozione
                                                      Nemico del leader  = attacca
continuerà a curare gli alleati fintanto che avranno meno della metà della loro barra d’energia. Quando tutti avranno almeno il 50% di energia, inizierà ad attaccare il nemico del leader. Questo finchè non si verifica di nuovo la prima condizione.

È un sistema che sembra difficile, ma che dopo le prime battaglie diventerà comodo nella sua struttura complessa. Basta impostare delle azioni a seconda delle linee verso le quali facciamo evolvere i personaggi e le caratteristiche che gli diamo, e soprattutto calibrare le azioni dei gambit a seconda dei nemici e degli stati di gioco prima di iniziare delle lunghe fasi di battaglia.
In qualunque momento comunque si possono impartire delle azioni agli avversari che interromperanno i loro gambit fino al completamento dell’azione stessa.

In una battaglia in tempo reale conta anche la posizione sul campo. I raggi d’azione e gli obiettivi dei personaggi saranno caratterizzati da degli archi che indicano portata degli obiettivi e bersagli di attacco/magia. I raggi d’azione di magie e armi sono diversi come potete immaginare, e dunque durante le fasi di battaglia dovremo anche spostare fisicamente il personaggio (cosa resa comunque semplice e gradevole dall’introduzione della telecamera mobile grazie alla levetta analogica destra). Ad esempio, con una spada sarà impossibile colpire un volatile, o centrare un nemico a molti metri di distanza con un ascia. Anche se l’azione sarà caricata nell’apposita barra, dovremo attendere di avvicinarci nel raggio predefinito per poterla portare a termine.

      
Il sistema delle licenze

L’evoluzione dei personaggi si muove su due binari. Lo sconfiggere i nemici ci procurerà sia punti esperienza, necessari a far salire di livello il personaggio e le sue caratteristiche fisiche, e i punti licenza.

Ogni personaggio ha una scacchiera delle licenze, uguale per tutti. I punti licenza acquisiti permettono di acquistare le licenze necessarie all’utilizzo di magie, armi, tecniche, protezioni e quant’altro.
Ma acquisire la licenza, ad esempio, di una magia non fa si che la magia stessa possa essere utilizzata. Per farlo bisogna acquistare la magia o qualunque altro oggetto/tecnica negli appositi negozi. Quindi, potremo avere personaggi con determinate licenze che non possono utilizzare tecniche semplicemente perchè non le abbiamo acquisite, o personaggi che potrebbero usufruire di tecniche acquisite ma non possono in quanto mancano della relativa licenza.

La scacchiera delle licenze è anche il luogo dove acquisire le tecniche speciali, denominate in questo capitolo Apoteosi, necessarie per affrontare i combattimenti più difficili. Leggermente in secondo piano sembrano passare gli Esper, la nuova versione degli Eoni che siamo abituati a conoscere dai precedenti capitoli.
Per quanto riguarda gli orientamenti, sebbene ci sia una leggerissima impostazione iniziale, saremo liberi di far evolvere i membri del party lungo la scacchiera come più ci aggrada e specializzare i personaggi nelle magie o armi che preferiamo senza alcun tipo di limitazione.

Conclusione

Anche stavolta la Square Enix non cessa di sorprenderci. Il team di sviluppo di FFXII è riuscita a tirare fuori il meglio dalle nuove tendenze degli RPG, creando un innovativo sistema di combattimento che supera tutti quelli visti finora nel genere, riuscendo, cosa peraltro difficile, a combinarla ad una struttura grafica senza difetti, lineare e continua e particolareggiata.

La trama pecca forse leggermente di originalità ed innovazione, soprattutto se paragonata alla poetica ed elaborata storia narrata nel decimo capitolo della serie. Tutto sommato però ci troviamo di fronte ad un gioco eccellente.

La nostra valutazione

Grafica: 10
Sonoro: 10
Longevità: 10
Giocabilità:10

Valutazione complessiva: 10

Pro:
–   Active Dimension Battle
–   Oltre 100 ore di gioco

Contro:
-   trama non troppo innovativa
–   boss di livello a volte troppo difficili

Si ringrazia Halifax per la gentile collaborazione

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