Titolo: Smackdown vs Raw 2006
Piattaforma: PS2
Sviluppatore: Yuke's Media Creation
Genere: Picchiaduro
Età consigliata: 16+
Distributore: THQ
Audio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
Giocatori: 1 – 6
Sinceramente tutti dobbiamo ammettere che Smackdown vs Raw è stato il miglior gioco di wrestling mai creato (soprattutto la qualità è nettamente superiore rispetto agli analoghi titoli per X box). E personalmente pensavo che sarebbe stato difficile creare un gioco sullo sport entertainment più amato al mondo superando i livelli qualitativi di SvR. Con Smackdown vs Raw 2006 mi sono dovuto ricredere.
Attualissimo, con un roster pieno sia di novità che di vecchie conoscenze, e perdonatemi il gioco di parole, di nuove vecchie leggende, con delle cutscene talmente realistiche e ben sceneggiate da dare l’impressione di assistere realmente ad una puntata di Raw o Smackdown, SvR 2006 è riuscito a migliorare di una spanna gli ottimi risultati raggiunti dal suo predecessore. Le dolenti note sono che questa creazione segna la tappa finale della collaborazione tra WWE e THQ. Salvo novità dell’ultim’ora infatti, dal prossimo titolo i giochi WWE per la Sony saranno sviluppati dalla EA Sport, rompendo la continuità che durava oramai dal primo Smackdown.
Il gioco presenta numerose novità: innanzitutto la traduzione in italiano (anche se con diversi errori, soprattutto nella traduzione dei challenge) che finalmente permette di giocare anche ai meno pratici con la lingua della regina; e soprattutto l’introduzione della stamina, ovvero la resistenza, che vi obbliga adesso a preparare strategicamente i match e ad approfittare delle pause tra un colpo e l’altro per recuperare le energie, pena il crollo del vostro personaggio durante il combattimento. I match quindi non si riducono ad una corsa alla distruzione dell’avversario, ma costringono ad adottare una combinazione efficiente di strategia e potenza per portare a casa il risultato.
Passando alla parte grafica, il miglioramento è stato eccezionale. L’utilizzo della motion capture combinato ad un’elevatissima texture ha permesso di definire a livelli incredibili la somiglianza dei personaggi e la realisticità dei movimenti, apprezzabili sia nei match veri e propri che nelle cutscene.
Il fattore giocabilità è notevolmente migliorato, l’esecuzione delle finisher è molto più semplice ed immediata così come la facilità nel rovesciamento delle prese e dei colpi.
Come detto sopra anche il roster è completamente aggiornato, e notevoli sono anche le novità nelle stipulazioni dei match, con l’introduzione del fulfill your fantasy, della battle royal over the tope rope, il bar brawl e perfino del mitico buried alive match!!! Inoltre la gestione dei titoli è completamente svincolata dalla modalità season, quindi potrete metterli in palio in qualsiasi incontro vogliate disputare.
Tra i fattori più innovativi vi sono la possibilità di giocare in modalità season nelle vesti di general manager per portare al successo il vostro show e vincere il trofeo general manager, programmando gli show e pay per view e gestendo il vostro roster. Interessante è anche la gestione dello spogliatoio (adesso personalizzabile anche attraverso gli attrezzi d’arredo, poster e modellistica) completamente indipendente dalla season e l’esistenza di una serie di trofei minori che vi permettono lo sblocco delle diverse opzioni di gioco.
Invariata la modalità di creazione dei personaggi, titoli e pay per view, ottima come in SVR. Qui l’utilizzo della motion capture è apprezzabile in pieno nella funzione di creazione dei personaggi.
Come aspetti negativi ho notato l’eccessiva ripetitività delle storyline in modalità season. E’ vero che sono molto più curate e realistiche rispetto al precedente (a volte sembrano puntate di una soap opera) ma il team creativo ha disposto un numero minore di alternative ed incentrate prevalentemente sulla strada per Wrestlemania e sulla conquista del massimo titolo per ogni brand, complice la possibilità di utilizzare le cinture anche al di fuori della modalità season. Di conseguenza la stagione risulta più breve ed alla lunga distanza ripetitiva se si intende giocarla con un elevato numero di personaggi. Ottime comunque le storyline, dai monologhi di Triple H agli inganni del compianto Eddie Guerriero, dalle angherie di JBL ai rap di John Cena, il gioco non ha niente da invidiare agli show americani dei personaggi di carne ed ossa.
In definitiva un gioco longevo, ben fatto, che a differenza dei predecessori stavolta richiede l’utilizzo del cervello oltre dei muscoli (come direbbe The Game Triple H).
La nostra valutazione
Grafica 9,5
Giocabilità 10
Trama 7,5
Audio: 8
Voto globale: 9,5
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