La serie di videogame trasportati in versione HD su Playstation 3 si arricchisce di una nuova collection contenente i famosi Ico e Shadow of the Colossus apparsi all’epoca su PS2 ……….
La Scheda di Ico & Shadow of the Colossus HD Collection |
Genere: Azione/Avventura Sviluppatore: Team Ico Produttore: Sony C. E. Età: 12+ Giocatori: 1 Trofei: Si On-line: – Risoluzione: 1080p – 720p Spazio HDD minimo: – Vibrazione/Sixaxis: Si/No Audio: Inglese Sottotitoli: Italiano Supporto 3D: Si (720p) Supporto Playstation Move: - |
Dopo aver inaugurato i porting in alta definizione da Playstation 2 all’attuale Playstation 3 con titoli di indubbio successo commerciale di vendite, come ad esempio Godo f War, questa volta Sony rilascia in Blu-Ray per le nostre console, in una collection tutta speciale, due di quei titoli tanto apprezzati dalla critica che per una serie di motivi non sono riusciti ad ottenere quel boom di vendite se non quantomeno dovuto almeno auspicabile dato lo spessore raggiunto per bellezza. Stiamo parlando di due veri e propri capolavori sviluppati dalla direzione di Fumito Ueda ovvero Ico ed il suo seguito morale Shadow of the Colossus finiti solamente in tempi successivi nell’attenzione di tantissimi videogiocatori quando ormai era diventato pressocchè quasi impossibile procurarseli perché non più prodotti in ulteriori copie.
Eppure il destino di queste due produzioni video ludiche, molto simile per certi versi, è ora diventato ben diverso con l’attenzione mediatica di giusto valore nonostante in fin dei conti si tratti pur sempre di due riproposizioni in alta definizione di giochi sviluppati e concepiti per la precedente generazione di console di cui fino ad oggi non ci stancheremo mai…. Per l’occasione i lavori sono stati presi dal team Bluepoint Games in grado di fare un ottimo lavoro già con la serie di Kratos, dotando i due giochi così di una componente grafica in HD ed un pieno supporto alla visione stereoscopica 3D ed il tutto ad un prezzo in linea con i platinum. Ma ora bando alle ciance, vediamo di preciso cosa ci riserba questo unico BD contenente i due poetici giochi.
ICO
I videogiocatori più attenti e di lunga data conosceranno sicuramente questo gioco quanto meno di nome se non sono stati in grado di accaparrarsene una copia all’epoca della Playstation 2. ICO è un gioco action in cui si impersona un ragazzo rimasto segregato in un sarcofago, costretto a rimanere in esilio e prigionia all’interno di un castello perché il suo popolo aveva paura della sua condizione speciale, era infatti nato con una anomalia fisica ovvero la presenza delle corna. Un giorno però riesce ad uscire dalla sua prigione aiutato da una scossa di terremoto ed è così che ha inizio la nostra poetica avventura.
Il nostro protagonista non rimarrà solo a lungo, girovagando si imbatte in Yorda, una misteriosa ragazza rinchiusa in una gabbia dall’aspetto quasi evanescente per il pallore, alta e magra. Proveniente da un luogo diverso, questa ragazza si ritrova rinchiusa per un motivo a noi sconosciuto per cui ICO si prodiga per liberarla, probabilmente un po’ per curiosità un po’ perché ha vissuto anche lui l’angoscia della prigionia, risvegliando però delle creature maligne a cui sostanzialmente dovrà sottrarla. La figura di Yorda sarà circondata per gran parte dell’avventura da un grande alone di mistero, ampliato tra le altre cose da un problema comunicativo linguistico dato che parla una lingua totalmente diversa ed incomprensibile. Per tale motivo i dialoghi presenti sono ridottissimi, spesso i due protagonisti dell’avventura comunicheranno sostanzialmente a gesti prendendosi per mano, portando così al contempo ad ampliare il rapporto di fiducia tra loro. Pian piano tutto risulterà più chiaro e sarà così comprensibile anche come la ragazza riesce ad utilizzare la magia.
Questo binomio accompagna tutta la narrazione nonché il gameplay, dovremo aiutare Yorda in ogni frangente per proseguire il cammino dato che colei non riesce ad effettuare alcune delle mosse riservate a ICO. I diversi enigmi presenti diventano così pian piano sempre più complessi e non potremo distrarci in quanto le creature malvagie sono sempre in agguato, allontanandoci troppo infatti segneremo la fine della ragazza nonché della nostra partita. La fasi di gioco prevedono quindi di risolvere i diversi enigmi, saltare, arrampicarsi, trovare interruttori ed altro ancora dimostrandosi spesso e volentieri come la ricerca del modo di proseguire il cammino e non un semplice andare avanti al prossimo checkpoint.
Il rapporto di sintonia con la partner d’avventura diventa così sempre più profondo andando avanti con la storia che in ogni momento dovremmo prendercene cura così come quando ad esempio bisogna sollevarla o prenderla per mano per farla avanzare, Yorda infatti non riesce facilmente a proseguire la via per paura o perché fisicamente non capace. Eppure non sarà solamente un peso da portarsi dietro durante tutta l’avventura, sarà infatti fondamentale per superare alcuni punti del gioco sfruttando l’abilità magica così come ad esempio alcune porte altrimenti in apribili.
In questo modo scorrerà tutto il gioco in cui a dominare sarà la poetica e il primo run (se volete infatti ottenere tutti i trofei dovrete rigiocarlo alcune volte) dovrebbe essere propriamente dedicato al godersi la storia e l’atmosfera che in questi tempi è difficile riscontrare nelle produzioni dell’attuale generazione di videogame. Probabilmente l’unica cosa di migliorabile in ICO sarebbe stata l’introduzione di un tutorial iniziale ai comandi che ad ogni modo sono davvero semplici e banali quindi basterà schiacciarne qualcuno per capire subito a cosa corrisponde.
Shadow of the Colossus
Il secondo gioco della collection è quello denominato seguito morale di ICO arrivato dopo qualche anno sempre dal team di Fumito Ueda che ha ancora una volta puntato sugli stessi elementi caratterizzanti in grado di portare sullo schermo quello definito dalla critica un piccolo grande capolavoro. Il protagonista di questa nuova avventura è un ragazzo di nome Wander e il suo fido destriero Agro con il quale viaggerà nelle Terre Proibite. Il motivo di questi viaggi è dovuto ad una ragazza priva di vita che viene portata dal nostro protagonista in un luogo maestoso al centro di una landa desolata, una specie di santuario protetto da alcune statue. L’obiettivo è quello di riportare in vita Mono, così si chiama la misteriosa ragazza, grazie al potere di una essere divino in grado di poterlo fare.
Ma come facilmente intuibile, non sarà così semplice raggiungere l’obiettivo, il nostro protagonista infatti per riuscire a riportare in vita Mono dovrà uccidere i colossi rappresentati nelle statue in modo da poterle distruggere. Dopo aver lasciato il corpo della giovane su un altare, ed appreso il da farsi, non rimane così altra scelta se non quella di incamminarsi con il compagno d’avventura Agro, il nostro cavallo con cui si creerà quel legame speciale visto con ICO e tramite il quale arrivare ad un feeling tale da riuscire ad arrivare a destinazione. Wander per raggiungere lo scopo è dotato di una speciale spada magica in grado di localizzare i colossi uno alla volta nelle Terre Proibite, nonché della possibilità di infliggergli il colpo di grazia affondandola nel determinato punto debole del colosso di turno.
Sostanzialmente il gioco vede quindi impegnato il giocatore ad andare da un punto all’altro delle lande desolate in cerca dei colossi cercando di governare il cavallo-compagno Agro, raggiungere l’obiettivo, capire qual è il punto debole ed eliminarli uno ad uno. Il tutto in uno scenario in cui la scena diventa di volta in volta straziante, dovremo infatti uccidere delle maestose creature solamente nella speranza di riportare in vita la giovane fanciulla.
Le creature, questi famosi colossi di cui abbiamo parlato, sono davvero enormi, imponenti, apparentemente impossibili da uccidere su cui arrampicarci per riuscire in quella che potremmo definire una impresa titanica. Affinchè l’azione non sia ripetitiva intervengono diversi fattori, il primo è la resistenza limitata in quanto non sarà possibile rimanere aggrappati all’infinito con il colosso che farà di tutto per sbarazzarsi di Wander, il secondo è la sostanziale differenza di ogni colosso con il precedente che richiederà quindi un approccio sostanzialmente differente di volta in volta costringendo ad analizzare per bene la scena per identificare il punto debole. Anche questa volta la difficoltà sarà progressiva, le battaglie diventano così sempre più difficili e complesse ma al contempo rendono l’azione di gioco sempre più divertente riuscendo a rendere le sfide sempre più epiche e soddisfacenti.
Pitturiamo un (doppio) capolavoro?!
Sotto il profilo grafico i due capolavori del team di Fumito Ueda ovviamente mostrano il peso degli anni con il divario dall’attuale generazione di videogame tangibile soprattutto con il gioco più “anziano” ovvero ICO in cui il divario con altri giochi anche di epoca PS2 usciti molti anni dopo si nota. Probabilmente per questo motivo nel primo gioco della collection il team autore di questa conversione ha lasciato come standard un rapporto di grandezza immagine inferiore rispetto all’interezza di un pannello 16/9 comunque selezionabile però dall’utente tra le opzioni scegliendo la modalità Full Pixel. Nonostante ciò rivive tutta l’atmosfera in grado di far immergere il giocatore nell’avventura riuscendo a coinvolgerlo grazie ad una scelta stilistica ricercata. Ad ogni modo tanto per ICO quanto per Shadow of the Colossus si può notare un lavoro certosino per portarli a girare fluidamente in Full HD, la grafica è infatti pulita senza alcun calo di frame rate. Inoltre tutte e due i titoli possono vantare il pieno supporto alla visione stereoscopica 3D grazie al quale poter rimanere ancora più immersi nell’azione, siamo infatti sicuri che i fortunati possessori di TV 3D otterranno un ottimo risultato data la vastità e profondità degli ambienti di gioco.
La colonna sonora è di grandissimo livello, riesce ad emozionare il giocatore lungo tutto il percorso narrativo in entrambi i giochi. La scelta artistica fa in modo di non appesantire le fasi di gioco con continue musiche, anzi al contrario capita di arrivare in una landa deserta e non sentire proprio nulla facendoci rivivere quel silenzio dato dalla desolazione del luogo. Questo è più tangibile in ICO ma un identico livello qualitativo è riscontrabile anche in Shadow of the Colossus.
Conclusioni
Ico & Shadow of the Colossus riproposti in alta definizione meritano di entrare nella vostra collezione di giochi, si tratta infatti di due veri capolavori della precedente generazione di videogame trasportarti a buon titolo su Playstation 3 dato il trascorso storico non tanto fortunato. Per l’occasione inoltre il porting è stato fatto davvero per bene non lasciando nulla al caso, con un perfetto supporto all’alta definizione ed anche alla visione stereoscopica 3D che farà contenti quei giocatori in possesso dei televisori dotati di tale tecnologia. Se ve li siete persi su PS2, come del resto in molti, non rimane che provvedere all’acquisto favorito anche dal prezzo budget, si tratta di giochi indimenticabili con idee uniche e rare, in grado di far emozionare il giocatore, che non hanno niente da invidiare ad altri titoli di alto blasone.
Valutazione complessiva: (9.0/10)
Pro | Contro |
Semplicemente ICO … | |
e…. Shadow of the Colossus | Gli anni della grafica di ICO |
Atmosfera d’altri tempi | Ne vorremmo ancora |
Prezzo Budget | A voler dire… pochi trofei |
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