Titolo: Patapon 2
Piattaforma: PSP
Produttore: Japan Studios
Supporto: UMD X 1
Età: 7+
Distributore: SCEE
Genere: Strategico/Rhythm
Giocatori: 1
Spazio MS minimo: 500Kb
Audio: -
Sottotitoli: Italiano
Gallery nel sito: Si, clicca qui
Il primo episodio di Patapon, rythm game con elementi strategici in 2D, ha senza dubbio riscosso un notevolissimo consenso tanto presso la critica quanto dai videogiocatori appassionati del genere che hanno apprezzato notevolmente questo titolo fatto sostanzialmente di ritmo. Chi ha avuto la possibilità di giocare con il suddetto gioco, se vi piace il genere e siete interessati al seguito non potete farvi scappare il primo, non potrà non ricordare il ritmo del tamburo da suonare per guidare i nostri piccoli eroi a tempo di Pata Pata Pata Pon, Pon Pon Pata Pon e via dicendo. In questo vero e proprio sequel che è Patapon 2 dobbiamo tornare a prendere i panni del Dio per guidare ancora una volta i piccoli omini Patapon tramite la sacerdotessa Meden attraverso i vari pericoli fino alla Fineterra.
Un passo indietro al primo episodio
Chi non ha avuto la possibilità di provare o giocare al primo episodio sappia che l’essenziale per procedere in questo titolo verso la sua conclusione è per l’appunto il ritmo, senza di questo è praticamente impossibile riuscire a completare il gioco. Fondamentalmente nel nostro schermo vi sono diversi esserini monoculari con piccole mani e gambe da guidare nei vari stage, le nostre truppe si muovono ed eseguono azioni in base alle combinazioni dei nostri quattro tamburi, ognuno assegnato ad uno dei tasti della console, da far suonare a tempo ovvero quello che farà un Pon o un Pata o un Chaka o un Don. In base a come la sequenza viene eseguita l’effetto varia, se il "Pata Pata Pata Pon"fa avanzare tutta la truppa invece il "Pon Pon Pata Pon" fa scatenare all’attacco i piccoli muniti di frecce e spade.
Il ritorno del Dio dei Patapon tra i guerrieri
All’inizio del gioco è presente l’immancabile filmato introduttivo che ben si pone come collegamento tra i capitoli, di pari non manca il classico tutorial in cui apprendere l’uso dei tamburi ed il meccanismo di arruolamento – utilizzo delle nostre truppe da guidare, questo primissimo livello è in pratica quello che funge per la caccia con cui reperire cibo per i Patapon. Chi ha avuto possibilità di giocare al primo episodio sicuramente noterà come fondamentalmente la struttura di gioco è rimasta invariata e si sentirà subito a proprio agio.
Non mancano però ovviamente delle novità in questo sequel, la prima è possibile constatarla immediatamente tramite la selezione di uno dei tre livelli di difficoltà presenti, le altre un po’ più “nascoste” vanno dalle diverse opzioni, a modalità aggiuntive e nuove classi nonché ad abilità speciali degli eroi Patapon che si innescano ogni qual volta, battendo i tamburi con precisione e ritmo assoluti, si innesca lo status Folle (conosciuto nel primo come Fever) con l’eroe di turno in grado di sfruttare le proprie abilità.
Come accennato vi sono nuove classi da poter sfruttare rispetto al primo capitolo, queste sono ben tre: la prima chiamata Robopon può contare su potenziamenti delle armi da pungo, la seconda annovera dei particolari cavalieri volanti prende il nome di Toripon, la terza è composta dagli stregoni Mahopon. Tutte le altre categorie di combattenti sono invece le solite già viste ovvero l’immancabile Hatapon che porta la bandiera, i Megapon con i loro flauti, i Dekapon, gli arcieri, i cavalieri, i lancieri e gli indispensabili soldati semplici.
Ritmo si ….. ma anche strategia
La peculiarità del gioco consiste nell’essere un rythm game con elementi tipici dei titoli strategici, nel secondo capitolo è possibile riscontrare maggiormente questa presenza dato che l’intero sistema è stato ulteriormente approfondito ed ampliato. Riuscire a portare a termine le varie missioni ora non richiede più solamente il mantenimento del ritmo in maniera impeccabile in modo da mantenere lo status di Fever (ora Folle) per godere di tutti i benefici che comporta, tra cui il potenziamento dell’attacco e difesa, bensì si deve procedere ad un miglior sviluppo dei combattenti con equipaggiamenti e potenziamenti che esulano dal solo level-up della categoria a cui appartengono. Sono presenti infatti diverse possibilità di potenziamento attraverso l’albero della vita, chiamato Mater, data la presenza di diverse sottocategorie dotate di dieci livelli che possiedono ognuna delle caratteristiche peculiari nei vari campi come maggiore resistenza, potenza di attacco superiore, uso di attacchi speciali e via dicendo.
Diventa così necessario crearsi un nutrito esercito composto da elementi più diversi adatti per le varie missioni potendo così scegliere di volta in volta chi portare con noi. Purtroppo la creazione di soldati non è illimitata o a nostro totale piacere, sono necessari appositi materiali reperibili durante le nostre missioni o sfruttando i diversi minigiochi presenti. Tutti basati sulla musica ci pongono di volta in volta degli obiettivi da raggiungere con dei livelli di difficoltà crescenti (a differenza del primo episodio), completando quelli più ardui si ottengono dei materiali decisamente più rari e preziosi. Abbastanza diversificati citiamo qualche minigioco divertente in cui ci si ritrova a far ballare, a far creare zuppe o suonare i piedi di un gigante.
Un Dio in compagnia….
Nel mondo che ci si ritrova davanti è presente anche una modalità multiplayer, accessibile tramite il tempio Paraget, creata appositamente per perseguire scopi comuni nel cercare di sbloccare delle speciali maschere per i nostri valenti eroi ma anche per raccogliere più semplicemente utili materiali per la creazione di altri Patapon guerrieri. Le modalità di gioco studiate per un massimo di quattro giocatori sono ben quattro: la prima in realtà consente di giocare in single-player con altri personaggi guidati da fittizi compagni, la seconda è una modalità di gioco condiviso in locale, la terza in cui noi siamo l’host della partita Wi-Fi, la quarta invece siamo ospiti di una partita hostata da un amico. Tra queste quella più importante è quella in cui noi stessi fungiamo da host per la partita in quanto si trasporta l’uovo, ottenuto sconfiggendo nella modalità storia i diversi boss presenti, che permette di sbloccare le maschere.
Conclusioni
Patapon 2 non si snatura rispetto al primo capitolo della serie, al contrario ripropone tanto di quello che si è apprezzato lasciando intatte le meccaniche di gioco e le belle atmosfere. Questo sequel non è però un immutato continuo bensì porta diverse novità tra cui modalità aggiuntive e opzioni ma soprattutto un ampliato sistema strategico che riesce a variare ancor di più l’esperienza di gioco. Ovviamente sono presenti delle mancanze come quella dell’indicatore della salute negli avversari che si fa sentire soprattutto nei boss, sapere quanta energia siamo riusciti ad eliminare potrebbe essere utile in caso di sconfitta per creare una squadra migliore rivoluzionandola oppure semplicemente cambiando qualche elemento. Il livello qualitativo raggiunto è elevatissimo, può magari risultare meno immediato e più ostico rispetto al primo capitolo ma riesce a tenere incollati allo schermo della PSP per molte ore quindi se vi piace il genere è un gioco da avere assolutamente.
La nostra valutazione
Grafica: 8,0
Sonoro: 9,0
Giocabilità: 8,5
Longevità: 8,0
Valutazione Globale 8,5
Pro
Difficoltà selezionabile
Multiplayer presente
Varietà nel gameplay
Contro
Solo per chi ha ritmo
Non super immediato
Manca la barra energia dei boss
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